La situazione si è aggravata in queste ultime settimane. Ne soffrono di
più gli ospedali del Cassinate e nel Sorano
Sangue, mancano i donatori: è allarme
In Ciociaria si raccolgono 5000 sacche l’anno, mentre ne
servono 7500
di MARCELLO GELFUSA
Donatori di sangue cercasi. In provincia di Frosinone, a fronte di un
fabbisogno annuo di settemilacinquecento sacche, se ne riescono a reperire
poco meno di cinquemila. La già di per sé cronica carenza di donazioni
della preziosa linfa, aumenta sensibilmente durante l'estate; quando si
registra una netta riduzione del numero dei donatori, con conseguenti
immaginabili disagi per le strutture ospedaliere, che, invece, proprio in
questo periodo si trovano spesso ad affrontare situazioni di emergenza.
Emergenza che in Ciociaria (come del resto in molte altre province del
centro-sud, ove la cultura della donazione del sangue non è ancora
talmente radicata da consentire l'autosufficienza) si riesce a tamponare
solo grazie al surplus di donazioni proveniente dai centri del nord
Italia.
«Nel capoluogo - precisa il dottor Riccardo Serafini, responsabile del
centro trasfusionale dell'ospedale Umberto I° - potendo annualmente
contare su quattromila sacche, la situazione non è tra le più precarie; ma
l'attuale regime di autosufficienza non si protrarrà a lungo, senza un
aumento delle donazioni, con la prossima apertura del reparto di
ematologia».
L'ideale, sarebbe che in provincia si passasse dalle attuali tredici
donazioni ogni mille abitanti, alle quaranta ogni mille. Andando più nel
dettaglio: nei distretti sanitari A e B (Frosinone, Alatri, Anagni e
rispettivi comprensori) le donazioni raggiungono il numero di sedici ogni
mille abitanti, mentre nei distretti sanitari C e D (Cassino, Sora e
rispettivi comprensori) si può contare su dieci donazioni ogni mille
abitanti. «Mi aspetto - auspica il dottor Serafini - una maggiore
collaborazione da parte delle varie associazioni Avis operanti sul
territorio provinciale». E, quasi a voler prendere la palla al balzo, la
sezione Avis di Pastena ha reso noto che ogni lunedì (presso l'ospedale
Pasquale Del Prete di Pontecorvo), venerdì ( presso l'ex Inam di Cassino),
e sabato (presso il centro trasfusionale di Sora), dalle ore 8.00 alle ore
10.30, organizza raccolte di sangue.
Ma cosa fare per invogliare la gente alla donazione, magari prima che
parta per le vacanze? «Premesso che donare è un gesto semplice e di nobile
valore, è bene specificare - puntualizza il responsabile del centro
trasfusionale dell'ospedale Umberto I° di Frosinone - che il sangue è un
"prodotto" naturale, spontaneo, non riproducibile artificialmente,
indispensabile alla vita; ma, sopra ogni cosa, è importantissimo
sottolineare che il sangue è una fonte di energia rinnovabile ed è quindi
possibile privarsi di una parte di esso senza danneggiare l'organismo,
perché l'organismo stesso lo reintegra prontamente. Anzi - conclude il
dottor Serafini -, donare sangue periodicamente, garantisce al donatore un
controllo costante del proprio stato di salute attraverso accurati esami
di laboratorio. Quindi un motivo in più per sottoporsi al prelievo
periodico».