Cronaca di Frosinone

Lunedì 28 luglio 2003

La situazione si è aggravata in queste ultime settimane. Ne soffrono di più gli ospedali del Cassinate e nel Sorano
Sangue, mancano i donatori: è allarme
In Ciociaria si raccolgono 5000 sacche l’anno, mentre ne servono 7500

di MARCELLO GELFUSA

Donatori di sangue cercasi. In provincia di Frosinone, a fronte di un fabbisogno annuo di settemilacinquecento sacche, se ne riescono a reperire poco meno di cinquemila. La già di per sé cronica carenza di donazioni della preziosa linfa, aumenta sensibilmente durante l'estate; quando si registra una netta riduzione del numero dei donatori, con conseguenti immaginabili disagi per le strutture ospedaliere, che, invece, proprio in questo periodo si trovano spesso ad affrontare situazioni di emergenza. Emergenza che in Ciociaria (come del resto in molte altre province del centro-sud, ove la cultura della donazione del sangue non è ancora talmente radicata da consentire l'autosufficienza) si riesce a tamponare solo grazie al surplus di donazioni proveniente dai centri del nord Italia.
«Nel capoluogo - precisa il dottor Riccardo Serafini, responsabile del centro trasfusionale dell'ospedale Umberto I° - potendo annualmente contare su quattromila sacche, la situazione non è tra le più precarie; ma l'attuale regime di autosufficienza non si protrarrà a lungo, senza un aumento delle donazioni, con la prossima apertura del reparto di ematologia».
L'ideale, sarebbe che in provincia si passasse dalle attuali tredici donazioni ogni mille abitanti, alle quaranta ogni mille. Andando più nel dettaglio: nei distretti sanitari A e B (Frosinone, Alatri, Anagni e rispettivi comprensori) le donazioni raggiungono il numero di sedici ogni mille abitanti, mentre nei distretti sanitari C e D (Cassino, Sora e rispettivi comprensori) si può contare su dieci donazioni ogni mille abitanti. «Mi aspetto - auspica il dottor Serafini - una maggiore collaborazione da parte delle varie associazioni Avis operanti sul territorio provinciale». E, quasi a voler prendere la palla al balzo, la sezione Avis di Pastena ha reso noto che ogni lunedì (presso l'ospedale Pasquale Del Prete di Pontecorvo), venerdì ( presso l'ex Inam di Cassino), e sabato (presso il centro trasfusionale di Sora), dalle ore 8.00 alle ore 10.30, organizza raccolte di sangue.
Ma cosa fare per invogliare la gente alla donazione, magari prima che parta per le vacanze? «Premesso che donare è un gesto semplice e di nobile valore, è bene specificare - puntualizza il responsabile del centro trasfusionale dell'ospedale Umberto I° di Frosinone - che il sangue è un "prodotto" naturale, spontaneo, non riproducibile artificialmente, indispensabile alla vita; ma, sopra ogni cosa, è importantissimo sottolineare che il sangue è una fonte di energia rinnovabile ed è quindi possibile privarsi di una parte di esso senza danneggiare l'organismo, perché l'organismo stesso lo reintegra prontamente. Anzi - conclude il dottor Serafini -, donare sangue periodicamente, garantisce al donatore un controllo costante del proprio stato di salute attraverso accurati esami di laboratorio. Quindi un motivo in più per sottoporsi al prelievo periodico».