LO SCONTRO
E la sfida si infuoca sulle nomine dei vertici
Comincia a distanza la sfida tra il nuovo commissario straordinario della
Asl di Frosinone Carlo Mirabella e il suo precedessore Domenico Stalteri.
«Datemi tempo e cambierò la sanità ciociara», dice Mirabella. «Un manager
ciociaro che conosce l’ambiente dove lavora», lo appoggiano i sindacati.
«Non c’è opera pubblica finanziata che non sia ancora stata attivata sotto
la mia gestione», risponde Stalteri. Ma intanto tutti gli atti firmati da
Mirabella e dal suo “nuovo” direttore amministrativo Giovanni Terlizzo
rischiano di essere dichiarati nulli dal tribunale. «Nella Asl di
Frosinone è sempre esistito un grosso conflitto tra management e personale
- osserva Luigi Canali, segretario regionale Cisl-Fps - Questo comporta la
sottoutilizzazione delle professionalità che sono in azienda. Manca
infatti un progetto aziendale che le valorizzi. Non credo che Stalteri
abbia potuto fare qualcosa in questo campo: con lui è mancata la
continuità. Ogni nuovo manager mette da parte le cose fatte dagli altri.
Spero e sono convinto che Mirabella possa fare molto, se i partiti lo
aiuteranno: è ciociaro e conosce bene l’ambiente». Queste sono le proposte
della Cisl: «Tre grossi presidi (Frosinone, Cassino e Sora) e
trasformazione degli altri in strutture pre-ospedaliere e centri di
riabilitazione e lungodegenza. Investimenti in formazione e aggiornamento
del personale, nell’acquisto di attrezzature tecnologiche che
restituiscano al paziente la fiducia verso gli ospedali della provincia».
«Lancio la proposta - annuncia Canali - di un confronto tra forze
politiche e sociali per la razionalizzazione della spesa sanitaria e il
miglioramento delle prestazioni». Insomma, Mirabella meglio di Stalteri.
«Quando sono arrivato a Frosinone - ribatte l’ex commissario straordinario
- ho trovato 68 centri di acquisto: ogni primario comprava farmaci senza
alcun tipo di controllo. Ma i prezzi erano diversi per lo stesso prodotto.
Colpa di chi doveva controllare. La Asl di Frosinone non ha ancora capito
il concetto di azienda: non si tratta di un’unica struttura, ma di quattro
Poli, ognuno con un proprio referente politico. E così si capiscono gli
sprechi: i presidi minori, come Ceprano, Arpino, Isola del Liri, perdono
un milione e mezzo di euro l’anno. Se venissero concentrati dove si
produce di più, le cose cambierebbero». E questo spiega una volta per
tutte i veri motivi del licenziamento di Terlizzo da parte di Stalteri.
Intanto scoppia la grana delle presunte incompatibilità di Mirabella e
Terlizzo. Mirabella è dipendente Asl e la legge prevede l’incompatibilità
del suo lavoro con la carica di direttore generale. Siccome il commissario
straordinario assume i poteri del direttore generale, in molti lo
ritengono incompatibile. Tra di loro anche Stalteri (che ha investito
della questione i Revisori della Asl) e Davide Della Rosa della Cgil.
Terlizzo invece non è dipendente dell’azienda, ma la legge prescrive che
per ricoprire l’incarico di direttore amministrativo debba aver gestito il
comparto Sanità per almeno sette anni, mentre lui proviene dal settore
Ambiente della Provincia di Latina.
Ma. Ce.
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