Sanità/ La drammatica situazione economica lasciata dall’ex manager
Stalteri impone scelte drastiche
Assunzioni bloccate sino a dicembre
Il commissario Asl: «Stiamo verificando quanto personale
potremo prendere»
di MASSIMO CECI
Agosto di fuoco per il neo manager della Asl ciociara Carlo Mirabella, che
ha ereditato una situazione economica drammatica e che ora si vedrà
costretto a fare scelte difficili, forse anche impopolari, per contenere
le perdite dell'azienda che ammontano a 86 milioni di euro l'anno. E la
prima decisione è stata presa: la Asl di Frosinone non assumerà nessuno
fino a dicembre. Fino, cioè, alla chiusura del bilancio 2003. E intanto il
direttore amministrativo Giovanni Terlizzo blocca l'assunzione di 40
infermieri, già deliberata dall'ex commissario Domenico Stalteri i cui
nomi compaiono nella graduatoria del concorso 2001. Dura la reazione dei
sindacati, che ieri mattina hanno incontrato Mirabella per concordare
l'agenda dei lavori urgenti.
«Non ci sarà nessuna assunzione alla Asl per tutto il 2003 - insorge
Davide Della Rosa della Cgil - Questo il succo della riunione. Mirabella
ha invocato il risparmio: nessun nuovo medico o infermiere entrerà in
organico, nessuno sostituirà chi andrà in pensione. Ma non solo: ci sarà
anche la riduzione dei beni e dei servizi. Mancano perfino i soldi per la
manutenzione e per l'acquisto delle apparecchiature ordinarie. Insomma,
una situazione economica ad un passo dal collasso. La spesa sanitaria
regionale, dicono alla Pisana, è andata oltre ogni limite: il primo agosto
i direttori generali e i commissari straordinari di tutte le Asl del Lazio
si sono impegnati a rientrare in parametri di bilancio più ragionevoli.
Nello stesso tempo con la riduzione dell'acquisto delle attrezzature ci
sarà uno scadimento delle prestazioni sanitarie e un ulteriore scadimento
della fiducia dei pazienti negli ospedali ciociari». La Cgil lancia quindi
un grido di battaglia: «Tutto questo non è condivisibile: gli errori
dell'assessore regionale alla Sanità e del suo predecessore non possono
ricadere sull'utenza e sugli operatori». Più caute Cisl e Uil: «È presto
per giudicare, lasciamo lavorare Mirabella - concordano - sulla sanità non
facciamo politica».
«Al momento mancano i fondi - spiega il manager Carlo Mirabella - ma se
poi ci saranno, noi non ce li faremo certo scappare. Stiamo facendo
riunioni sul bilancio per vedere quanto personale possiamo assumere e
quanto no». Il 2 settembre sono state riconvocate le parti sociali: si è
sbloccato il concorso interno (a costo zero) per far acquisire la
qualifica di dirigente al personale amministrativo dell'azienda.
Ma intanto 40 infermieri sono rimasti beffati. Un telegramma li aveva
chiamati in azienda, un altro li ha respinti. Diciannove dovevano essere
nuovi assunti, ventuno dovevano venire a Frosinone da altre aziende
sanitarie. Durissime Cgil, Cisl e Uil: «Una decisione grave: molti di
quegli infermieri appartaengono alle categorie protette e non possono
essere presi in giro».