Dopo il congelamento dei 40 posti da infermiere la Regione potrebbe
tagliare anche cinque primari in Ciociaria
Pronto soccorso, emorragia di medici
Blocco delle assunzioni, l’Ulivo attacca: gravi carenze a
Cassino e Pontecorvo
di DOMENICO TORTOLANO
Sarebbero 49 i primari medici da tagliare negli ospedali della regione di
cui almeno 5 in Ciociaria per ridurre la spesa sanitaria. La notizia è
rimbalzata dalla Regione Lazio che tra l'altro ha anche bandito un nuovo
concorso per coprire i posti di direttore generale in alcune Asl della
capitale e in altre province. Secondo l'Ulivo, inoltre, Mirabella sarebbe
incompatibile e intanto di fronte al deficit annuale di 86 milioni di euro
dell'Asl ciociara è stata bloccata l'assunzione di 40 infermieri di cui la
metà destinati negli ospedali di Cassino e Pontecorvo. Un assurdo è stato
definito il blocco da parte del tribunale del malato e da parte
dell'Ulivo. E poi c'è la carenza di medici nei reparti di Pronto Soccorso
di Cassino, dove ne mancano 5, e in quello di Pontecorvo ben quattro.
E Petrillo a questo proposito critica Mirabella per la volontà di nominare
anche un Direttore Sanitario. «Considerato il deficit economico che ha
portato al ripensamento sulle assunzioni, afferma, sarebbe, oltre che
immorale, anche incomprensibile da parte dell'opinione pubblica. Ma sembra
che le pressioni politiche a cui il neo Commissario è sottoposto per tale
nomina, sono tali da superare qualsiasi logica di risparmio. A tutto ciò
si aggiunge il terrore che ci viene manifestato dai dipendenti
dell'azienda sanitaria di Via Fabi, ai quali è giunta voce di un
"recupero" di uno di quei medici in cerca d'autore, responsabili del
delirio sanitario della gestione Pugliese. Tutto ciò appare come un banco
di prova superabile solo da chi non è il "pulcinella politico" del
momento, attendiamo quindi gli sviluppi e le decisioni future. Al finora
stimato collega Mirabella, alla luce di tutto ciò, e anche di altro,
suggeriamo di lasciare immediatamente, primo perché finanziariamente non
ha nulla da gestire, secondo perché se dovesse compiere qualche atto
giudicato illegittimo per via dell'incompatibilità, potrebbe rimetterci
oltre, che l'Asl, anch'egli di propria tasca; terzo perché costringerebbe,
quegli improvvisati assessori regionali, a nominare definitivamente e
stabilmente un Direttore Generale di cui la provincia ha un assoluto
bisogno, quarto per evitare che tra 3 o 6 mesi si ritrovi "bruciato"».