Monte San Giovanni/Cinelli chiede più camici bianchi e macchinari
Il sindaco: «Emergenza medica al collasso»
di STEFANO DE ANGELIS
«A Monte San Giovanni e dintorni la sanità è al collasso». E’ la denuncia
del sindaco della cittadina, Antonio Cinelli, il quale chiede all’Asl più
medici nel consultorio e l’istituzione del primo soccorso. E’ trascorso
diverso tempo da quando Cinelli ha scritto al governatore del Lazio
Storace e all’ex manager dell’Asl Stalteri per far presente lo stato
precario in cui versa la sanità. «Non solo non ho avuto risposte - afferma
Cinelli - ma la situazione peggiora con il passare del tempo. Mentre
assistiamo ai numerosi cambi di manager e dirigenti - rincara Cinelli -
l’esigenza primaria del cittadino, ossia la tutela della salute, passa in
secondo piano. La sanità nel nostro territorio è davvero al collasso:
Monte San Giovanni ha circa 13 mila abitanti, eppure non c’è un punto di
primo soccorso. Il consultorio è sottoposto da qualche anno a una lenta e
progressiva azione d’impoverimento di personale e di attrezzature. Un
cittadino per avere un punto di sutura deve percorrere oltre 20 chilometri
per raggiungere gli ospedali di Sora e Frosinone. E in casi più gravi è
costretto ad attendere l’ambulanza, che tra andata e ritorno deve coprire
la distanza di 40 chilometri». Poi Cinelli conclude: «Per migliorare
l’assistenza sanitaria in zona, basterebbe aumentare il numero degli
specialisti in forza al consultorio, dotare la stessa struttura sanitaria
di più apparecchiature e istituire il primo soccorso».