CASSINO/FERRAGOSTO
Carenza di personale in ospedale, scatta il piano d’emergenza in corsia
di DOMENICO TORTOLANO
Per ferragosto è garantita l'assistenza in tutti i reparti dell'ospedale
di Cassino. Lo assicura il direttore sanitario Maurizio Germani spiegando
che pur in presenza di una carenza di personale medico e paramedico dovuta
anche al periodo delle ferie è stato possibile arginare l'emergenza con
qualche sacrificio. Al reparto di Pronto Soccorso, dove la mancanza di
medici è cronica, ne mancano cinque, sono stati trasferiti in via
momentanea quelli in servizio al 118, mentre nelle altre divisioni si è
fatto ricorso al personale disponibile con turni accettabili.
«Tutto questo - afferma il direttore - in un clima di collaborazione tra
direzione e dipendenti soprattutto per non creare disagi ai malati e ai
loro familiari. In questo periodo l'emergenza maggiore è quella dei turni
di ferie e facendo affidamento al buon senso dei lavoratori siamo riusciti
a coprire i buchi che si erano registrati. Medici e infermieri sono tutti
al loro posto di lavoro in queste giornate particolari, sia per il caldo
che per le feste. Di questo sono grato a tutti».
I ricoveri sono in aumento soprattutto a Geriatria dove i posti letto sono
stati portati da 20 a 25. Gli acciacchi agli anziani anche per il caldo
hanno provocato, come ogni anno, maggiori ricoveri e il "traffico" di
pazienti si registra un aumento al Pronto Soccorso dove l'emergenza è
continua. Stessa cosa all'ospedale di Pontecorvo per la carenza di
personale medico. Infatti al Pronto Soccorso del "Del Prete" mancano
dall'organico 4 medici. Da tempo il tribunale del malato si lamenta del
disservizio ma dall'Asl di Frosinone le risposte sono sempre laconiche per
la solita questione della necessità di ridurre la spesa sanitaria.
Proprio l'altro ieri il consigliere comunale dell'Ulivo di Cassino,
Gianfranco Petrillo, aveva lanciato l'allarme sul falso problema della
spesa sanitaria. Secondo Petrillo le assunzioni di medici e infermieri
vanno fatte riducendo molti costi di gestione da parte dell'Asl a
cominciare dal direttore sanitario generale. Per 40 infermieri pronti a
prendere servizio in questo periodo il blocco è arrivato all'improvviso
non appena è cambiato il commissario straordinario dell'Asl. La metà di
questo personale era destinato agli ospedali di Cassino e Pontecorvo.