Sora/Esplode la protesta in ospedale
Malati al caldo torrido, impiegati Asl con l’aria
condizionata
di PAOLO CARNEVALE
All’ospedale di Sora d’estate il caldo lo sentono solo nei reparti, tra i
malati, i medici di guardia e gli infermieri; mentre nei reparti
amministrativi e negli uffici l’aria condizionata consente di fruire di
buona temperatura anche durante questo ferragosto incandescente. Forse
sarebbe stato, a suo tempo, il caso di investire in impianti di
condizionamento anche nell’ospedale vero e proprio, evitando ai malati ed
agli altri temperature che si avvicinano ai 35 gradi all’ombra. E’ solo
l’ultima denuncia che coinvolge il SS. Trinità di Sora che da tempo ormai
finisce troppo spesso per caratterizzarsi come posto di mala sanità, in
cui purtroppo la buona volontà dei medici e degli infermieri presenti fa a
pugni con la scarsità di risorse, e l’esiguità ancora maggiore di
investimenti per migliorare il tutto.
A lanciare il sasso è stato ieri mattina un medico dell’ospedale che, per
motivi comprensibili, ha scelto di non rilevare la sua identità,
limitandosi a lanciare parole più dure delle pietre. «All’inizio di questa
estate la direzione ha investito parecchio per impianti di condizionatori
d’aria destinati a far lavorare meglio le persone». Intanto sono stati
posti solamente nelle zone amministrative; nei locali del vecchio
ospedale, situati nella zona centrale della città di Sora e negli uffici
della struttura del SS. Trinità. La collocazione che non ha mancato di
creare polemiche quando, con il crescere delle temperature sono cresciuti
proporzionalmente i disagi, e con essi le proteste di chi non capiva il
perché di certe scelte così mirate.
«Ma purtroppo ha detto ancora il medico in questione ormai in questo
ospedale le proteste sono state superate di gran lunga dalla Rassegnazione
di chi pensa che tanto non serve arrabbiarsi per migliorare la
situazione». Diversi gli esempi citati: sale operatorie ancora in fase di
sistemazione da diversi anni, per cui delle sette sale presenti solo la
metà sono operative di cui appena una per interventi di vera urgenza.
Oppure problemi di parcheggio della struttura, che spesso obbligano i
malati e i loro parenti a sistemare la macchina in divieto si sosta, salvo
poi trovare al ritorno l’immancabile multa.
Insomma, una situazione sconfortante; spesso acuita dalle decisioni
dell’azienda quanto meno discutibili. «Come ad esempio ha detto sempre il
medico la circolare che ci è arrivata più o meno un mese fa che in pratica
ci ”invitava” a dirottare un certo numero di ammalati all’ospedale di
Cassino, nel nome di un riequilibrio delle prestazioni al livello dei vari
centri sanitari in Provincia». Dalla direzione di Sora, per ora, nessun
commento; solo un invito a rivolgersi direttamente alla direzione generale
di Frosinone. Mentre il caldo continua a dare fastidio a tutti, malati e
medici.