Ciociaria Oggi

Frosinone

Venerdì 10 ottobre 2003

Lettera a Mirabella
Enzo Di Stefano: adesso bisogna voltare pagina
"Si intravedono segnali di ottimismo. E' il momento di invertire il trend negativo"

"La visita del commissario straordinario della ASL di Frosinone, Carlo Mirabella, all'ospedale di Sora e gli annunci che ne sono seguiti circa le prossime iniziative utili al suo potenziamento operativo, mi inducono ad un cauto ottimismo sul futuro della struttura". Così Enzo Di Stefano, consigliere regionale dell'Udc. Afferma: "Ritengo doveroso, tuttavia, considerata Ia drammatica condizione. di sostanziale inefficienza della sanità pubblica provinciale, invitare il commissario, sulle cui capacità manageriali ripongo massima fiducia e sulla cui riuscita, nel difficile compito cui è stato chiamato, non
dubito, a passare senza ulteriori esitazioni dalle parole ai fatti, a superare in fretta Ia fase degli annunci e del buoni propositi per attivarsi con urgenza nella concreta definizione degli interventi necessari ad invertire un trend negativo che rischia di causare il tracollo funzionale della azienda e di tutto il sistema. Credo anche, però, che sia giunto il momento di accantonare le istanze individuali e soggettive che ciascuno di noi ha avanzato, finora, a sostegno delle strutture sanitarie del rispettivi territori di riferimento per collaborare alla definizione di un generale piano che, individuate unanimemente le priorità su base provinciale e non più distrettuale, sappia fornire le soluzioni migliori e più tempestivamente. Aggiunge: "In sostanza, proseguire nelle pur legittime rivendicazioni di interesse localistico sarebbe come continuare a tirare una coperta chiaramente troppo corta, tanto corta che qualcuno ne rimarrebbe senza.
Allora, gentile commissario, voltiamo pagina. Mettiamo da parte gli annunci di rivoluzioni impossibili, procediamo con Ia politica dei piccoli, ma concreti passi. Risolviamo le criticità più urgenti per restituire credibilità alla nostra sanità, impoverita dal massiccio esodo di qualificati professionisti, umiliata da gestioni esterofile che poco o nulla sapevano e conoscevano del territorio e solo allora, dopo che il sistema sarà tornato su ottimali livelli di funzionalità, potremo affrontare le emergenze locali che saranno rimaste ancora aperte e confrontarci sui progetti per il riassetto globale della sanità".

(Cor.Tre)