Lettera a Mirabella
Enzo Di Stefano: adesso bisogna voltare pagina
"Si intravedono segnali di ottimismo. E' il momento di
invertire il trend negativo"
"La visita del commissario straordinario della ASL di
Frosinone, Carlo Mirabella, all'ospedale di Sora e gli annunci che ne sono
seguiti circa le prossime iniziative utili al suo potenziamento operativo,
mi inducono ad un cauto ottimismo sul futuro della struttura". Così Enzo
Di Stefano, consigliere regionale dell'Udc. Afferma: "Ritengo doveroso,
tuttavia, considerata Ia drammatica condizione. di sostanziale
inefficienza della sanità pubblica provinciale, invitare il commissario,
sulle cui capacità manageriali ripongo massima fiducia e sulla cui
riuscita, nel difficile compito cui è stato chiamato, non
dubito, a passare senza ulteriori esitazioni dalle parole ai fatti, a
superare in fretta Ia fase degli annunci e del buoni propositi per
attivarsi con urgenza nella concreta definizione degli interventi
necessari ad invertire un trend negativo che rischia di causare il
tracollo funzionale della azienda e di tutto il sistema. Credo anche,
però, che sia giunto il momento di accantonare le istanze individuali e
soggettive che ciascuno di noi ha avanzato, finora, a sostegno delle
strutture sanitarie del rispettivi territori di riferimento per
collaborare alla definizione di un generale piano che, individuate
unanimemente le priorità su base provinciale e non più distrettuale,
sappia fornire le soluzioni migliori e più tempestivamente. Aggiunge: "In
sostanza, proseguire nelle pur legittime rivendicazioni di interesse
localistico sarebbe come continuare a tirare una coperta chiaramente
troppo corta, tanto corta che qualcuno ne rimarrebbe senza.
Allora, gentile commissario, voltiamo pagina. Mettiamo da parte gli
annunci di rivoluzioni impossibili, procediamo con Ia politica dei
piccoli, ma concreti passi. Risolviamo le criticità più urgenti per
restituire credibilità alla nostra sanità, impoverita dal massiccio esodo
di qualificati professionisti, umiliata da gestioni esterofile che poco o
nulla sapevano e conoscevano del territorio e solo allora, dopo che il
sistema sarà tornato su ottimali livelli di funzionalità, potremo
affrontare le emergenze locali che saranno rimaste ancora aperte e
confrontarci sui progetti per il riassetto globale della sanità".
(Cor.Tre) |