Emergenza sanità nel capoluogo/ Foglietta replica: «Normale dare
precedenza alle urgenze. Critiche stupide»
Ospedale al completo, stop ai ricoveri
La Asl: «Non ci sono più posti». I Ds: «Situazione da Terzo mondo»
di GIANPAOLO RUSSO
L’Ospedale ”Umberto I” del capoluogo è al collasso. Non ci sono più posti
letto. I vari reparti del nosocomio scoppiano: impossibile accettare nuovi
ricoverati. E così l’Azienda sanitaria locale ha dato disposizione di
bloccare tutti i ricoveri programmati in questi giorni. Il provvedimento è
scattato già da ieri, nel reparto di chirurgia generale: un paziente che
aveva già da tempo prenotato un ricovero per un’operazione è stato
rispedito a casa. Motivo ufficiale: i reparti sono sovraffollati e non ci
sono più posti per le urgenze. Il blocco è stato, almeno per ora, previsto
sino a lunedì. Ma, se si è arrivati a questo punto, è facile immaginare
che si tratta solo di un provvedimento che rischia di ripersi nuovamente e
chissà per quanto tempo. E le liste di attesa sono, quindi, destinate ad
allungarsi ulteriormente. Dure critiche giungono da esponenti di
centrosinistra che attaccano la direzione sanitaria e la politica
regionale in materia di sanità: «E’una decisione da terzo mondo - dichiara
Francesco De Angelis, consigliere regionale dei Ds - grave e dannosa che
colpisce tutti i cittadini che sono in lista di attesa per la soluzione
dei propri problemi di salute. Una decisione che comporta anche un grave
dispendio di risorse umane e tecnologiche per inattività di servizi e
delle sale operatorie. Il problema del sovraffollamento dell’ospedale del
capoluogo è stato aggravato dalla recente diminuzione dei posti letto
attuata dalla Regione Lazio e va risolta potenziando i servizi ed in
particolare il Pronto soccorso con l’assunzione di medici ed infermieri.
La Asl di Frosinone ha scelto la strada più dannosa, quella del blocco dei
ricoveri programmati. E’ questa una scelta che conferma la volontà
politica del centrodestra di smantellare il servizio sanitario pubblico in
una logica di contenimento della spesa che apre la strada alla
privatizzazione». Duro anche Davide Della Rosa segretario provinciale
della funzione pubblica della Cgil: «E’ la prima volta che accade una cosa
del genere a Frosinone - dichiara - ed è la dimostrazione dell’assenza
totale di programmzione da parte della Asl. La Regione Lazio, inoltre, ha
recentemente diminuito di 160 unità i posti letto in provincia pur essendo
già inferiori alla disposizione normativa di quattro posti ogni mille
abitanti. Inoltre il governo di Storace ha provveduto a tagliare di
ulteriori 35 milioni di euro le risorse per la sanità locale. Cosa
succederà tra qualche mese quando, complice anche l’arrivo dell’influenza,
i ricoveri aumenteranno?».
Di parere diverso è il presidente della commissione regionale della
Sanità, Alessandro Foglietta: «Nel caso di sovraffollamento - dichiara
l’esponente di An - è normale che si dia maggiore spazio alle urgenze
mentre il rinvio di solo qualche giorno di un ricovero programmato e,
quindi, non urgente può essere criticato solo da qualche bambino stupido e
piagnucolone. La sinistra, ancora una volta, ha dimostrato la sua
ineguatezza e disonestà intellettuale a fare opposizione».