Cassino/La Asl istituisce una commissione arbitrale formata da tre tecnici
per dirimere la controversia
Nuovo ospedale, i lavori sono a rischio
L’impresa di costruzione rivendica 7 milioni di euro per i
continui stop
di DOMENICO TORTOLANO
Le promesse del commissario dell'Asl per risolvere le carenze
dell'ospedale "Gemma De Bosis" e del complesso ospedaliero in costruzione
hanno lasciato insoddisfatti gli amministratori comunali di Cassino sia
della maggioranza che dell'Ulivo ma anche i sindacati. Anzi ha suscitato
nuove polemiche la decisione del Commissario Carlo Mirabella di tamponare
la carenza di medici nel pronto soccorso dell'ospedale di Cassino
predisponendo dei turni anche tra i medici dei vari reparti. La Cgil ha
chiesto all'azienda sanitaria «perché, per un fatto così importante, non
siano stati ascoltati i medici diretti interessati, ma solo i primari,
perché i dirigenti medici siano ancora sprovvisti dell'assicurazione dei
rischi professionali prevista dal contratto; se è vero che alcuni
operatori assunti tempo fa siano stati poi destinati ad altri servizi». Ma
soprattutto la Cgil chiede alla Asl se i turni da coprire rientrino nel
normale orario di lavoro o se si tratta di attività supplementare.
E critiche all'Asl per i ritardi nella costruzione del nuovo ospedale
vengono dalla Cgil e dall'Ulivo. Infatti al centro della contestazione
sono i 14 miliardi di vecchie lire reclamati dalla ditta costruttrice a
causa del fermo lavoro degli ultimi anni per le varianti apportate al
progetto. Una lite, secondo il consigliere comunale Gianfranco Petrillo,
che potrebbe portare al blocco dei lavori e alla consegna della struttura
non prima del 2005. La dirigenza dell'Asl minimizza sostenendo che la
ditta non può pretendere nulla e che la stessa non ha subito alcun danno
dalle varianti in corso d'opera. Però per questo contenzioso il 15
settembre scorso l'Asl ha autorizzato la costituzione di una commissione
arbitrale formata da tre tecnici (un esterno e uno per parte) che dovrà
stabilire la congruità o meno della somma richiesta dalla ditta. «Se la
commissione - ha risposto la dirigenza Asl - dovesse riconoscere tale
somma alla ditta i soldi non potranno essere presi dal finanziamento
dell'ospedale ma sarà l'Asl o la regione a cercarli altrove per pagare la
ditta». Anche per Petrillo alla ditta non spetta nulla di questi soldi.
«Però - osserva - da quando è stato sostituito il responsabile della
procedura amministrativa per gli appalti degli ospedali l'Asl sembra più
morbida verso le richieste delle ditte e questo potrebbe influenzare la
commissione arbitrale. I lavori sono in forte ritardo, ci sono difficoltà
per l'impiantistica spostata da un capannone all'ultimo piano
dell'edificio, sono da costruire le rampe per il pronto soccorso
realizzato stranamente al secondo piano e poi lo svincolo stradale tra
l'altro mal progettato».