ATINA
Il polo sanitario non decolla: il Comune chiede un vertice
all’assessore regionale
di STEFANO DE ANGELIS
Un incontro urgente con l'assessore regionale alla Sanità Verzaschi è
stato chiesto dagli amministratori comunali di Atina. Il motivo? La
precaria condizione in cui versa la sanità nella zona e il futuro
riservato alla nuova struttura ospedaliera di Ponte Melfa in costruzione
da 20 anni. "E' arrivato il tempo di avere risposte certe - confessa Mario
Giannandra, vice sindaco di Atina con delega alla Sanità -. Ancora non è
ben chiaro quali siano i tempi per l'apertura della nuova struttura: da un
lato gli amministratori regionali hanno assicurato che il primo lotto
dovrebbe essere ultimato entro 3 mesi e che sarà subito funzionante,
dall'altro il direttore dei lavori sostiene che il primo lotto potrà
essere operativo solo una volta concluso il secondo, la cui ultimazione è
prevista a distanza di un anno e mezzo dalla conclusione del primo lotto.
Il nuovo plesso ospedaliero, ai primi piani, dovrebbe ospitare la
postazione del 118 e la lungo degenza, attualmente collocati nella
struttura di Atina Superiore, il primo soccorso e gli uffici della Asl ora
nell'edificio di Via dei Sanniti". Poi Giannadrea sottolinea: "Vogliamo
anche avere delle notizie certe riguardo all'istituzione del reparto di
riabilitazione, la cui realizzazione sembra più lontana. Il Comune -
prosegue il vice sindaco - sta tentando anche di portare ad Atina il
Centro di Medicina dello Sport, per il quale il Consiglio comunale già si
è espresso favorevolmente. Anche questo punto sarà al centro dell'incontro
con l'assessore Verzaschi". Intanto il presidente della XIV Comunità
Montana, Giancarlo Panetta, ha chiesto ai nove consiglieri regionali
eletti in Ciociaria di far conoscere, tramite una nota, la loro posizione
relativamente all'istituzione del Distretto Sanitario Montano in Valcomino,
indispensabile per il potenziamento dei servizi.