Cronaca di Frosinone

Domenica 12 ottobre 2003

A LATINA
Dialisi fatale, indagato infermiere ciociaro

di ALESSIO PORCU

Una maledetta distrazione: una bottiglia piena di micidiale disinfettante uguale a quella che contiene un semplice medicinale. E’ bastato per uccidere Maria Caponi, la pensionata di 78 anni deceduta venerdì sera nell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dopo dieci ore di agonia: era stata trasferita da una clinica convenzionata appena si erano accorti di averle somministrato per errore un disinfettante al termine di una seduta di dialisi. Ad assistere la paziente nella clinica privata Rendial di Latina c’era anche un sanitario ciociaro. Nel registro degli indagati ieri pomeriggio è finito l’infermiere Giulio Colandrea (29 anni) di Vallecorsa assieme al caposala Mauro Mantuano (34 anni) di Latina.
Dal palazzo di giustizia di Latina hanno spiegato che per il momento si tratta solo di una formalità, per consentirgli di rilasciare dichiarazioni in presenza del difensore di fiducia Raffaele Maietta. Il reato ipotizzato è l’omicidio colposo. Questa mattina alle 11 il sostituto procuratore Gregorio Capasso affiderà al medico legale Maria Cristina Setacci il compito di effettuare l’autopsia.
Ieri i carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni hanno accertato che l'esano, iniettato per errore al momento di pulire il catetere che la donna aveva in modo permanente, si trovava all'interno di una bottiglia uguale a quella della soluzione fisiologica normalmente utilizzata per la pulizia. Proprio questo avrebbe indotto in errore l'infermiere di Vallecorsa, anche se normalmente l'esano non dovrebbe trovarsi nel carrello dei medicinali da utilizzare al termine della seduta. Giulio Colandrea giura di avere seguito le stesse procedure applicate tutti i giorni per ogni paziente.
Il disinfettante, infatti, viene impiegato prima della dialisi per favorire il distacco di particolari cerotti utilizzati per proteggere il catetere.
(Altro servizio in cronaca di Latina)