Cronaca di Frosinone

Sabato 18 ottobre 2003

Cassino/ Il piano della Asl prevedeva di reperire risorse da altri reparti, ma nessuno ha accettato il trasferimento
Ospedale, Pronto soccorso senza pace
I camici bianchi, sotto organico, minacciano lo stato di agitazione

di DOMENICO TORTOLANO

Nessuna soluzione è stata trovata, nonostante le promesse del commissario straordinario dell'Asl, per risolvere le carenze di personale al reparto del Pronto Soccorso dell'ospedale di Cassino. Ed ora i medici, stressati da turni massacranti, minacciano agitazioni in serie per costringere il commissario Carlo Mirabella a nominare il personale necessario. Su 11 medici in organico ne mancano ben cinque da oltre un anno e finora tutte le soluzioni proposte sono andate a vuoto per la rinuncia a ripetizione di quelli nominati. Anzi c'è anche il mistero di due medici incaricati dalla direzione sanitaria per lavorare al Pronto Soccorso sono stati dirottati al reparto di Geriatria dove non ci sarebbe l'urgenza di copertura di personale mancante. Per porre fine a queste carenze sia il sindaco Bruno Scittarelli che il tribunale del malato e le associazioni per i diritti del cittadino sono intervenuti presso l'Asl ma finora si è trattato solo di proposte rimaste lettera morta. Anche la settimana scorsa Mirabella aveva promesso nell'incontro con Scittarelli di aver trovato una soluzione interna, ovvero dirottando i medici da altri servizi. Che però hanno rinunciato con motivazioni diverse. Ora a soffrire di queste carenze sono il primario del reparto e i medici in servizio che giorno e notte devono far fronte ad un numero altissimo di pazienti che arrivano da tutto il territorio, oltre che le vettime degli incidenti in autostrada. E la media di persone bisognose di cure si aggira intorno alle 150 unità.
Per l'Asl non si possono fare assunzioni e l'unica soluzione è quella di trovare personale negli ospedali della provincia, una soluzione non facile come sembra dal momento che nessun manager è riuscito a convincere nessuno a trasferirsi al reparto di Pronto Soccorso.
Verso la soluzione,invece, i problemi lamentati dal reparto di Pediatria dove per alcune settimane i posti letto sono stati ridotti da dieci a due per la chiusura di due stanze a causa del crollo parziale del soffitto. I lavori stanno per terminare e nei prossimi giorni i posti letto dovrebbero essere resi disponibili quasi tutti. Parzialmente risolto anche il problema delle file e del numero dei pazienti per le analisi cliniche all'ospedale. Il primario aveva ridotto ad un numero massimo di 60 pazienti al giorno, un criterio che aveva suscitato le proteste degli utenti e degli stessi amministratori comunali, del tribunale del malato e del Codacons. L'intervento di Mirabella pare abbia risolto il caso, almeno per ora.