Sabato 4 ottobre 2003
VOLANO gli improperi sullo stato della sanità tra centrodestra ei centrosinistra

Ultima diatriba la sospensione dei ricoveri ordinari all’ospedale del capoluogo sulla quale ieri è intervenuta l’Asl che, tramite l’ufficio stampa, ha precisato al consigliere regionale ds Francesco De Angelis (a sinistra) che la disposizione del direttore sanitario di sospendere per tre giorni i ricoveri per gli interventi programmati si giustifica con il fatto che «solitamente nel fine settimana le attività ospedaliere registrano una certa riduzione» per cui si possono avere a disposizione «più letti per le eventuali emergenze» in quanto gli «utenti possono benissimo ricoverarsi non due o tre giorni prima ma nel medesimo giorno del previsto intervento operatorio». Ciò non provoca «alcuna ripercussione sulle liste d’attesa». L’Asl fa rilevare che la decisione è limitata a questo fine settimana e che nel reparto di chirurgia sono in corso dei lavori per cui si sono dovuti diminuire i posti-letto. Ieri la direzione sanitaria ha chiarito che «si potrà procedere a ricovero di pazienti nel periodo indicato comunicandolo al Pronto soccorso, ma garantendo comunque la presenza in reparto di posti-letto da riservare all’urgenza». Ciò fa dire a De Angelis che l’Asl «ha fatto marcia indietro». E ha presentato un’interrogazione. Ma a difendere l’attuale dirigenza dell’Asl scende in campo l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Iannarilli (a destra) con toni molto duri. In sostanza accusa il ds di aver detto bugie sia sulla sospensione dei ricoveri che sull’incompatibilità del dott. Carlo Mirabella. Il leader forzista afferma che si è trattato di «un intervento sulle procedure, anche per cambiare alcune "cattive abitudini", come quella di ricoverare le non urgenze al fine settimana, con aggravio di costi e, questo sì, con disagi agli utenti».
«La seconda notizia falsa – rileva ancora l’assessore regionale all’Agricoltura – quella della incompatibilità del commissario straordinario. Mai stato incompatibile. La legge contempla l’incompatibilità per il direttore generale non per il commissario. Doppiamente falsa perché il commissario non è più dipendente dell’Asl di Frosinone. L’Asl sta lavorando bene e lavorerà sempre meglio per far fronte ai mille interventi da effettuare. L’emergenza ovviamente non riguarda soltanto Frosinone. In sanità, indipendentemente dal colore di chi amministra, c’è sempre bisogno di lavorare bene ed in fretta». «Per quale ragione il dottor Carlo Mirabella si è dovuto trasferire in un ospedale di Roma se non c’era l’incompatibilità?», replica De Angelis che commenta: «Il centrodestra ha fatto un altro autogol confermando che finora c’è stato un palese conflitto d’interesse al quale è abituato». Come si vede, il confronto sulla sanità frusinate sta scadendo a livelli impensabili e a tutto danno dei numerosi problemi da risolvere ancora. Ai politici nostrani facciamo una sola domanda (per il momento): perché, anziché sbranarvi o difendere soltanto particolari interessi di gruppi sparuti, non vi date da fare affinché sia costruito nel minor tempo possibile il nuovo ospedale del capoluogo?