Cronaca di Frosinone

Sabato 11 ottobre 2003
ALATRI In un pranzo di "lavoro" l'imprenditore editore anticipa le sue intenzioni circa il futuro del San Benedetto
Ospedale, Ciarrapico dice (quasi) tutto
Decine di medici del nosocomio "a rapporto" per conoscere quali strategie vuole adottare

ALATRI - Notizie fantasma? Informazioni prive di fondamento?. Cosa lascia pensare che l'ospedale di Alatri possa essere ceduto ai privati? Peccato che tutti coloro che hanno inviato in fretta e furia smentite circa l'ipotesi, anticipata dal nostro giornale già da lunedì scorso, di una imminente cessione dell'attività sanitaria del S.Benedetto al gruppo societario facente capo al noto imprenditore-editore Giuseppe Ciarrapico, non si trovassero ieri a pranzo ad Alatri al ristorante "La Rosetta". Avrebbero così potuto ascoltare con le proprie orecchie che quello che era stato anticipato dalIa stampa non era altro che ciò che bolliva in pentola e che di lì a pochi giorni sarebbe venuto fuori proprio durante l'incontro conviviale (solo rinviato di una settimana).
Ma la cosa più sorprendente, e che Ia dice lunga sulla determinazione del personaggio, è che le informazioni, anzi le anticipazioni, sui "piani futuri" sarebbero state svelate dallo.stesso interessato alla ventina di medici dell'ospedale alatrense accorsi in massa (non avrebbero. partecipato solo tre primari) in seguito al non sgradito invito.
Ma andiamo con ordine. L'invito, recapitato al medici del S. Benedetto, su carta intestata di una società privata, annunciava informazioni sulle attività delle cliniche accreditate dell'imprenditore, in particolare sulla cura dell'Alzheimer.
Ovviamente nessun riferimento scritto a quello che poi sarebbe stato detto sul futuro dell'ospedale di Alatri. I più curiosi tra gli invitati, comunque, non sono stati delusi perché nel momento "clou" del pranzo l'imprenditore avrebbe introdotto l'argomento che è sulla bocca di tutti da almeno una settimana. Secondo alcune indiscrezioni trapelate, Ciarrapico avrebbe anticipato che a breve presenterà una proposta.per rilevare Ia gestione dell'ospedale S.Benedetto di Alatri. L'imprenditore avrebbe motivato questo intento con il fatto che ormai la sanità, senza il concorso del privato, non può andare avanti.
Avrebbe parlato del San Benedetto come di un ospedale appetibile per il privato, della probabile privatizzazione del rapporto di lavoro per il personale infermieristico e della conservazione del rapporto con il servizio sanitario da parte del personale medico. E avrebbe anche aggiunto che, se i propri piani dovessero andare in porto, vedrebbe bene ad Alatri una Neurochirurgja e una Cardiochirurgia (con buona pace per i piani dell'Asl sul nuovo ospedale di Frosinone). Avrebbe anche criticato l'istituzione della Emodinamica a Frosinone, perché priva di Cardiochirurgia. Il modello di riferimento è, ovviamente, il PoIiclinico Casilino (copia del contratto di gestione già sarebbe stata chiesta dal commissario dell'Asl Mirabeila), con dei "manager" di fiducia che affiancherebbero la direzione sanitaria del nosocomio. Inoltre, mostrandosi in piena forma,  avrebbe criticato l'assessore regionale Iannarilli per le dichiarazioni rilasciate sull'argomento e avrebbe anticipato che il presidente della commissione regionale sanità Foglietta è ormai in fuga verso le elezioni europee.