ALATRI Sul S. Benedetto ferma opposizione degli
amministratori dei comuni del comprensorio
Ospedale, no dei sindaci ai privati
A vuoto invece il vertice indetto da Marzi per l’assenza di Scittarelli
di PIETRO ANTONUCCI
ALATRI – Oltre 2 ore di discussione per «partorire» un
documento tramite il quale si chiede ai vertici Asl di chiarire quanto
siano attendibili le ricorrenti «voci» su una prossima gestione
privatistica dell'Ospedale San Benedetto, istanza seguita da un no ad ogni
ipotesi di dismissione pubblica del nosocomio.
È quanto è stato deciso nella tarda serata di ieri durante la conferenza
dei sindaci svoltasi in Municipio, alla presenza degli esponenti
amministrativi di Alatri, Collepardo, Fumone, Guarcino e Vico nel Lazio. I
rappresentanti alatrensi hanno subito escluso ogni possibilità che
l'ospedale passi in gestione a privati, nella fattispecie all’imprenditore
Ciarrapico.
Una posizione che è stata ribadita con energia ad ogni momento.
Il presidente del consiglio comunale Patrizio Cittadini, presente
anch’egli alla riunione, ha evidenziato che la questione in oggetto ha
pieno fondamento. L’Amministrazione comunale, quindi, è convinta che
all'inizio di novembre l’imprenditore concretizzerà la sua proposta
gestionale.
Come dire: non stiamo parlando di mere ipotesi ma di una proposta reale.
Commento che, già nella mattinata, avevano trovato una base d’appoggio
nelle dichiarazioni dell’assessore comunale alla sanità, Guido Fia,
secondo il quale Ciarrapico avrebbe già in mente il quadro della
situazione e l’incontro con i medici del nosocomio alatrense starebbe lì a
confermarlo.
Ma le posizioni dell'incontro non sono state tutte univoche.
Biava, sindaco di Fumone, si è dimostrato possibilista su un’ipotesi
gestionale privata del San Benedetto. Secondo lui, sarebbe opportuno
capire esattamente in cosa consiste la proposta, prima di potersi
pronunciare in senso positivo o negativo che sia. Alla fine, ecco il
documento, sul cui contenuto preciso se ne saprà di più in giornata.
Intanto, a Frosinone si è riunito il comitato dei sindaci, saltato subito
però per mancanza di numero legale (presenti solo Marzi di Frosinone e
Scittarelli di Cassino). Lo stesso Marzi ha convocato per il 22 novembre
prossimo un’assemblea per integrare il comitato medesimo, ma, alla stesso
tempo, ha inviato al commissario Asl Mirabella una lettera con cui chiede
di verificare la consistenza delle voci sul San Benedetto. Sempre ieri, è
arrivato anche il commento dell'assessore Iannarilli, che conferma quanto
già detto in precedenza sul ruolo della Regione Lazio: «Nessuno ha mai
avuto l'intenzione di privatizzare nulla, tanto meno il San Benedetto.
Ecco allora che le parole del sottoscritto e dell’assessore Verzaschi
trovano corrispondenza nelle osservazioni di Ciarrapico, lo stesso che
avrebbe dovuto comperare l'ormai famoso ospedale».
Oggi, infine, si replica con la Commissione consiliare di studio
sull’ospedale alatrense, chiamata a dire la sua sull’intera vicenda.
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