Cronaca di Frosinone | |
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Domenica 19 ottobre 2003 | |
ALATRI La posizione dei consiglieri An e Udc di PIETRO ANTONUCCI ALATRI - Non c'è stata unicità di vedute durante la riunione della commissione consiliare sul «San Benedetto». Lo fanno notare i consiglieri Lisi (An) e De Santis (UdC), i quali affermano che l'incontro si è svolto intorno ad un argomento - la gestione privatistica del nosocomio - che non trova ancora conferme. Al contrario, ci si doveva «preoccupare di analizzare i fatti che realmente stanno accadendo e gli eventuali sviluppi che essi potrebbero avere». I due esponenti della minoranza sottolineano quindi che il loro intervento è stato «incentrato su quelle che riteniamo essere delle priorità nell'ambito della gestione ospedaliera». Temi che sono stati: la garanzia dell'operatività dei sanitari, la garanzia per i cittadini per quel che riguarda il servizio loro offerto ed i costi da sostenere, la certezza che si operi con maggiore incisività per il controllo degli sprechi e che ci sia una migliore distribuzione del personale nei servizi svolti. Comunque, né Lisi né De Santis chiudono occhi ed orecchie davanti alle ricorrenti «voci» di una gestione non più pubblica della struttura ospedaliera, domandando anzi un incontro «con il commissario Asl, con i vertici regionali della Sanità e, se fosse possibile, con l'imprenditore Ciarrapico per meglio capire i termini della questione». Richieste, però, non condivise dalla maggioranza, ma che Lisi e De Santis ritengono tuttora efficaci «per avere una visione completa della situazione e poter dare dei giudizi, prendere delle posizioni sicuramente più oggettive e non basate su dichiarazioni e singole interpretazioni scaturite alla fine di un pranzo». I due rappresentanti dell'opposizione insistono ad ogni modo sulla volontà di un "faccia a faccia": «Nei prossimi giorni, così com'è stato detto in commissione, chiederemo un incontro con i responsabili regionali della Sanità, con il dottor Mirabella e con l'imprenditore Ciarrapico. Forse, solo conoscendo realmente i fatti, si potrà arrivare a delle conclusioni certe che, lo ripetiamo a gran voce, non possono prescindere dalla primaria finalità di garantire il buon funzionamento dell'ospedale per dare la massima assistenza ai cittadini». |