SORA Le rassicurazioni del commissario straordinario
dell’Asl Mirabella
Sanità, impegni e parole
Per il «S.S. Trinità» è previsto un investimento di otto
milioni
di GIOVANNI MAGNONE
SORA — «Mi impegnerò al massimo per ottenere il
rilancio del S.S. Trinità. Tengo molto a questo ospedale, anche per motivi
affettivi, visto che proprio in questo ospedale ho lavorato diversi anni
fa». Parole del dott. Carlo Mirabella, commissario straordinario
dell’Azienda sanitaria locale di Frosinone intervenuto l’altra sera nella
seduta del consiglio comunale aperto di Sora. Tra l’altro ha affermato che
sono a disposizione otto milioni di euro, che saranno utilizzati in gran
parte per l’attivazione della divisione di rianimazione. Le due divisioni
saranno dotate di macchinari di alta tecnologia in grado di fornire al
S.S. Trinità una specialistica di alto livello, in più saranno aumentati i
posti letto nel reparto di medicina generale. Per quanto riguarda il
personale, Mirabella ha sottolineato che nell’atto aziendale sono
registrati seimila dipendenti. Con questo atto si potrà conoscere
esattamente dove si può diminuire e dove aumentare il numero dei
dipendenti a seconda delle esigenze.
Il sindaco Francesco Ganino si è detto certo che il commissario dell’Asl
manterrà il proprio impegno per far rifiorire l’ospedale. Anche il
consigliere regionale Enzo Di Stefano ha voluto concedere fiducia a
Mirabella, ma ha ammonito di non abbassare la guardia e di essere sempre
vigili per far realizzare quanto previsto. Molto critico l’altro
consigliere regionale intervenuto, Romolo Rea (Rifondazione comunista). In
un comunicato firmato anche dall’assessore del comune di Isola Liri Mauro
Capobianco, dal vice presidente del consiglio comunale di Arpino Paola
Menichetti e dal segretario del Prc di Sora Danilo Spaziani, si scaglia
contro la proposta elaborata dalla commissione consiliare alla sanità di
Sora definendola ridicola. «Ci chiediamo – scrivono – perché tale
piattaforma programmatica non è stata preventivamente discussa e valutata
dalle amministrazioni dei comuni limitrofi? Ciò è tanto più grave se si
considera che neppure alle forze sindacali e agli stessi operatori
sanitari è stata data l’opportunità di poter intervenire al dibattito». E
si parla di fatti: al S.S. Trinità, all’unità operativa di chirurgia sono
stati sottratti ventotto posti letto, mentre alle strutture private ne
sono stati accreditati quarantatré; a ortopedia sono stati sottratti sei
posti e concessi ben diciassette a una struttura privata della zona. E
ancora, a urologia dei quattordici posti ne sono stati lasciati solo
cinque di day hospital e ne sono stati accreditati dieci ordinari a una
struttura privata. Rifondazione comunista fa appello a tutte le forze
democratiche, sociali, sindacali e alle associazioni «affinché si
mobilitino per una sanità pubblica efficiente e al servizio del cittadino.
Organizzeremo al più presto una manifestazione con la cittadinanza
affinché i responsabili di tale disastro vadano a casa!».
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