MIRABELLA INCONTRA I SINDACI DELLA VALCOMINO
Nuovo distretto sanitario, il manager frena
di STEFANO DE ANGELIS
«Dapprima una verifica sul funzionamento di ogni singolo servizio
sanitario attualmente erogato in Valle di Comino, successivamente,
d'intesa con gli amministratori del luogo, sarà pianificato il
potenziamento della sanità in linea con le esigenze di cassa e la
disponibilità del personale in forza all'Asl». E' l'impegno che il manager
dell'Azienda sanitaria, Carlo Mirabella, ha preso ieri con i sindaci della
Valle di Comino al termine dell'incontro a cui hanno partecipato anche il
consigliere regionale Angelo D'Ovidio e il presidente della Commissione
Sanità della Regione Alessandro Foglietta. Mirabella, dunque, alla prima
sua uscita ufficiale da manager Asl, ha promesso «attenzione sulla sanità
in Valcomino». Nei prossimi giorni, dunque, ci sarà una ricognizione sullo
stato della sanità in zona. L'intento? Fare il punto della situazione, in
termini di prestazioni e di personale medico e paramedico E tra circa due
settimane Mirabella, D'Ovidio e Foglietta incontreranno di nuovo i sindaci
per definire le strategie. «Solo una volta valutato e analizzato
attentamente l'intero argomento legato alla sanità in Valle - ha spiegato
Mirabella - si potranno esaminare concretamente le richieste dei sindaci e
promettere gli interventi tesi al miglioramento dei servizi che poi
potranno essere concretamente rispettati. D'Altronde il nostro impegno
sarà quello di garantire solo ciò che potremo effettivamente assicurare. E
nel corso della prossima riunione si potrà anche stilare un ordine di
priorità con i relativi tempi di realizzazione». Nonostante il manager
preferisca parlare di «servizi sanitari», i sindaci hanno insistito nella
richiesta, ben precisa, di istituire un nuovo Distretto Sanitario Montano
in Valcomino. Ma Mirabella ha sottolineato. «Prima si dovrà verificare
quale impatto avrebbe a livello economico la nascita di un nuovo
Distretto. Da questo dipenderà la fattibilità del progetto». Poi ha
aggiunto: «E' possibile migliorare la qualità della sanità anche senza un
ulteriore Distretto». I sindaci, infine, hanno chiesto tempi certi
sull'apertura della Nuova Struttura ospedaliera di Atina Inferiore e
soprattutto se, una volta completato il primo lotto, lo stabile potrà
essere utilizzato come «centro sanitario» di zona.