Cronaca di Frosinone

Giovedì 13 novembre 2003
Pontecorvo/Scettico il sindacato: «Qui ci sono reparti vuoti mentre a Cassino i pazienti sono in corridoio»
Ospedale, promessi soldi e strutture
Il sindaco: la Asl realizzerà due sale operatorie e potenzierà il pronto soccorso

La Asl di Frosinone e la Regione intendono perseguire la funzionalità, l'integrazione e la complementarietà degli ospedali di Pontecorvo e di Cassino considerati un unico complesso sanitario. E' emerso nella riunione dell'altro giorno, in un incontro riservato, a Pontecorvo fra il direttore generale Carlo Mirabella, gli operatori interni dell'ospedale e i politici della Casa delle Libertà di tutto il territorio del Basso Lazio. Fino ad ora si è trattato solo di belle parole. Si è vissuto, insomma, alla giornata, con dispendio di energie e di spese, con inspiegabili contraddizioni e stati confusionali in cui spariscono, per esempio, interi reparti quale ortopedia senza che nessuno se ne accorga. E c'è da dire che se vari reparti dell'ospedale di Pontecorvo funzionano egregiamente ciò si deve allo spirito di servizio dei loro componenti. Ora sembra che il vento stia cambiando ed un primo segnale è proprio la riunione dell'altro giorno in cui si è ammesso implicitamente di non conoscere la realtà ospedaliera del Distretto D, e di Pontecorvo in particolare, costituendo una commissione per una indagine conoscitiva approfondita.
Un cauto ottimismo mostra il sindaco di Pontecorvo, Riccardo Roscia. «Dall'incontro col direttore generale Carlo Mirabella - afferma - sono emerse cose interessanti quali l'entrata in funzione di due sale operatorie fra quaranta giorni e l'inizio dei lavori per il pronto soccorso dal costo complessivo di due milioni e mezzo di euro. Insomma dalle parole si sta passando finalmmente ai fatti». Alessandro Foglietta, presidente della commissione sanità della Regione, ha rimarcato il forte interesse per il presidio ospedaliero di Pontecorvo espresso già dal presidente della giunta Francesco Storace: «Le voci di chiusura del nosocomio pontecorvese - sottolinea - sono ingiustificate e c'è la volontà di trovare le condizioni adatte al suo potenziamento. Non si prospetta nessuna chiusura né a breve né a medio termine per l'ospedale di Pontecorvo tanto è vero che sono state stanziate per esso importanti somme».
Di parere opposto è Antonio Raimondi, responsabile del sindacato unitario Cisl. «Non si giustifica tanto ottimismo. - controbatte il sindacalista - La realtà è questa: a Pontecorvo ci sono reparti vuoti, a Cassino crolla un soffitto nel reparto di Pediatria e i ricoverati sono costretti a stare nei corridoi dell'ospedale. Inoltre si affittano intere palazzine per gli uffici amministrativi. Siamo arrivati alla frutta. Non sappiamo che fine faranno i degenti e gli stessi operatori ospedalieri quando entrerà in funzione il nuovo ospedale di Cassino».
Si passerà veramente dalle parole ai fatti, come auspica il sindaco di Pontecorvo Roscia? Certo che la realtà, appare, allo stato attuale, inquietante.

Or. Di Vi. e Bern. Pulc.