Pontecorvo/Scettico il sindacato: «Qui ci sono reparti
vuoti mentre a Cassino i pazienti sono in corridoio»
Ospedale, promessi soldi e strutture
Il sindaco: la Asl realizzerà due sale operatorie e potenzierà
il pronto soccorso
La Asl di Frosinone e la Regione intendono perseguire la funzionalità,
l'integrazione e la complementarietà degli ospedali di Pontecorvo e di
Cassino considerati un unico complesso sanitario. E' emerso nella riunione
dell'altro giorno, in un incontro riservato, a Pontecorvo fra il direttore
generale Carlo Mirabella, gli operatori interni dell'ospedale e i politici
della Casa delle Libertà di tutto il territorio del Basso Lazio. Fino ad
ora si è trattato solo di belle parole. Si è vissuto, insomma, alla
giornata, con dispendio di energie e di spese, con inspiegabili
contraddizioni e stati confusionali in cui spariscono, per esempio, interi
reparti quale ortopedia senza che nessuno se ne accorga. E c'è da dire che
se vari reparti dell'ospedale di Pontecorvo funzionano egregiamente ciò si
deve allo spirito di servizio dei loro componenti. Ora sembra che il vento
stia cambiando ed un primo segnale è proprio la riunione dell'altro giorno
in cui si è ammesso implicitamente di non conoscere la realtà ospedaliera
del Distretto D, e di Pontecorvo in particolare, costituendo una
commissione per una indagine conoscitiva approfondita.
Un cauto ottimismo mostra il sindaco di Pontecorvo, Riccardo Roscia.
«Dall'incontro col direttore generale Carlo Mirabella - afferma - sono
emerse cose interessanti quali l'entrata in funzione di due sale
operatorie fra quaranta giorni e l'inizio dei lavori per il pronto
soccorso dal costo complessivo di due milioni e mezzo di euro. Insomma
dalle parole si sta passando finalmmente ai fatti». Alessandro Foglietta,
presidente della commissione sanità della Regione, ha rimarcato il forte
interesse per il presidio ospedaliero di Pontecorvo espresso già dal
presidente della giunta Francesco Storace: «Le voci di chiusura del
nosocomio pontecorvese - sottolinea - sono ingiustificate e c'è la volontà
di trovare le condizioni adatte al suo potenziamento. Non si prospetta
nessuna chiusura né a breve né a medio termine per l'ospedale di
Pontecorvo tanto è vero che sono state stanziate per esso importanti
somme».
Di parere opposto è Antonio Raimondi, responsabile del sindacato unitario
Cisl. «Non si giustifica tanto ottimismo. - controbatte il sindacalista -
La realtà è questa: a Pontecorvo ci sono reparti vuoti, a Cassino crolla
un soffitto nel reparto di Pediatria e i ricoverati sono costretti a stare
nei corridoi dell'ospedale. Inoltre si affittano intere palazzine per gli
uffici amministrativi. Siamo arrivati alla frutta. Non sappiamo che fine
faranno i degenti e gli stessi operatori ospedalieri quando entrerà in
funzione il nuovo ospedale di Cassino».
Si passerà veramente dalle parole ai fatti, come auspica il sindaco di
Pontecorvo Roscia? Certo che la realtà, appare, allo stato attuale,
inquietante.
Or. Di Vi. e Bern. Pulc.
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