ESPLODE la protesta degli impiegati amministrativi
della Asl in attesa di essere inquadrati nei nuovi ...
... livelli e nelle nuove categorie conseguiti a
seguito delle selezioni interne espletate nello scorso mese di settembre.
Si tratta di un argomento che riguarda oltre 300 persone di quattro
categorie diverse che hanno espletato la prova del colloquio e che sono
risultate idonee, avendo i requisiti culturali e professionali, ad
accedere al profilo professionale superiore. Dal mese di gennaio la Asl ha
bandito le selezioni interne previste dall’art.12 del Ccnl biennio
economico 2000-2001, istituto contrattuale questo che in Italia e nelle
altre Asl del Lazio ha avuto concreta attuazione già da alcuni anni,
persino senza alcuna prova selettiva. Ora, dopo tanto attendere e proprio
sul filo di lana, la Asl è caduta in una inspiegabile inerzia in virtù
della quale non vengono approvati gli atti concorsuali e non si nominano i
vincitori nei relativi posti di organico.
E vengono utilizzate intere giornate di lavoro per consultare «pool» di
avvocati ai quali pare vengano sottoposti i quesiti più disparati. Non
pare che ci sia l’intenzione di procedere all’approvazione degli atti
delle selezioni già espletate ma le motivazioni non si conoscono. Un
comportamento perlomeno anomalo. C’è chi parla di procedura da rivedere e
chi di revoca in blocco di tutti i bandi relativi alle selezioni interne.
In questa confusione e stante il notevole lasso di tempo trascorso
(l’attesa dura da alcuni anni) gli impiegati hanno deciso in blocco di
rivolgersi ad un legale di fiducia dando incarico all’avv. Aldo Schiavi di
procedere alle diffide per il completamento della procedura e di
esercitare ogni altra forma di tutela legale nelle diverse sedi
giurisdizionali. I dipendenti non escludono anche l’organizzazione di una
manifestazione di protesta e di chiedere alle organizzazioni sindacali del
comparto le motivazioni per cui hanno fatto passare tanto tempo
nell’immobilismo e soltanto ora si agitano, avendo evidentemente appresa
l’azione del gruppo di un centinaio di lavoratori che si muovono al di
fuori di qualsiasi motivazione politica e sindacale al solo esclusivo fine
del riconoscimento dei propri diritti. È stato costituito un comitato di
sette persone.
L’Ugl ha diffidato il 3 scorso «gli organi aziendali affinché con estrema
solerzia provvedano alla formalizzazione e definizione delle procedure
selettive» mentre Cgil-Fp, Cisl-Fps e Uil-Sanità, preannunciando un
incontro con l’Asl martedì prossimo, affermano con estrema cautela di
voler «giungere in tempi rapidissimi, nei modi che sono tecnicamente
possibili, alla ripresa dei colloqui selettivi e al definitivo
inquadramento del personale».
|