Tofani presenta una legge per gli infermieri
di LUCA SERGIO
SONO 35 mila in tutta Italia e si trovano in una
situazione delicatissima, professionalmente frustrante. Sono gli
infermieri generici che, oggi come oggi, nel sistema sanitario pubblico
non sono, come dire?, né carne né pesce.
Per farli uscire da questo ingiusto limbo l’Ugl-Sanità della provincia di
Frosinone ha sensibilizzato il vicecapogruppo di Alleanza nazionale a
Palazzo Madama, sen. Oreste Tofani, che già nella Cisnal ha ricoperto
incarichi sindacali di vertice, il quale ha presentato una specifica
proposta di legge al fine dell’istituzione del profilo professionale di
infermiere coadiutore per questi operatori.
«L’Ugl-Sanità si batte da anni – dice la segretaria provinciale e
commissario nazionale Rosa Roccatani – per risolvere il problema degli
infermieri generici lasciati in uno stato di abbandono privati di tutela
ed emarginati dal ciclo produttivo aziendale con la conseguente mancata
crescita professionale ed economica». Quali i motivi della proposta
presentata dal sen. Tofani? «Gli infermieri generici sono stati man mano
sostituiti da quelli professionali ed oggi è una figura ad esaurimento. La
linea seguita dai vecchi governi ha comportato un livellamento in basso
poiché ancora oggi, oltre ai propri compiti istituzionali previsti,
assumono anche le incombenze svolte dall’infemiere generico (assistenza di
base). Pertanto, vista la carenza di personale infermieristico e
considerata la professionalità acquisita, abbiamo perorato il
riconoscimento agli infermieri generici di una posizione intermedia tra la
figura dell’operatore socio-sanitario e quella dell’infermiere
professionale».
La proposta presentata dal senatore Oreste Tofani è composta di quattro
articoli ed è finalizzata a far assumere all’ex infermiere generico la
definizione di infermiere coadiutore all’interno delle professioni
sanitarie. Il quale è naturalmente subordinato all’infermiere
professionale pur svolgendo determinati atti infermieristici.
|