LETTERE AI 5.000 DIPENDENTI DELLA ASL
Auguri di Storace in busta-paga. Ed è polemica
Auguri personali all'interno della busta-paga. Una gentilezza natalizia,
oppure una inaccettabile intromissione nella privacy? Ed, in ogni caso,
fatta con quali soldi? Forse con quelli che devono ancora essere investiti
per migliorare le strutture della zona?
Ha suscitato polemiche tra diversi dipendenti dell’Azienda sanitaria
locale della provincia di Frosinone la decisione del presidente della
Regione Lazio Francesco Storace che qualche giorno fa ha spedito a tutti i
dipendenti delle aziende sanitarie regionali, e dunque anche a quelli
degli ospedali di Frosinone, una lettera nella quale, dopo il tradizionale
" caro collega " faceva gli auguri di buon Natale e buon anno a tutti i
lavoratori. Una iniziativa che, però, non ha mancato di creare polemiche.
Soprattutto perché il presidente Storace non si è limitato ad un augurio
generale, ma ha voluto far inserire la sua missiva augurale all'interno
delle buste paga di ogni singolo dipendente.
In provincia di Frosinone, ad esempio, sono circa 5000 i dipendenti dell'Asl.
E, dunque, sono 5000 le lettere spedite dalla presidenza della Regione
Lazio. Particolarmente calde sono state le polemiche registrate presso
l'ospedale Santissima Trinità di Sora dove molti non hanno gradito
l'iniziativa, considerandola quantomeno irrispettosa della privacy
personale. Tra i più infervorati nelle critiche, il dottor Danilo Spaziani
(che è anche dirigente locale di Rifondazione Comunista). «Al di là del ”
caro collega ”, che mi pare piuttosto irriguardoso per i veri dottori -
sostiene Spaziani - sarebbe stato meglio utilizzare il denaro speso per
migliorare le nostre strutture. Ad esempio- ha detto il dottore- per
dotarci di quell'eliporto che da tempo aspettiamo. Oppure per potenziare
la dotazione organica. O per completare i lavori di sistemazione di alcune
delle nostre camere operatorie». Più conciliante, da parte sua, Carlo
Mirabella, direttore dell'Asl di Frosinone: «Mi è sembrato un gesto di
gentilezza; un po' come se gli Agnelli decidessero di mandare gli auguri
ai loro dipendenti. Perché scandalizzarsi?»
P. Carn.
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