Ascensori a singhiozzo e malati a rischio
Denuncia dall’ospedale di Cassino. Il direttore sanitario: «Interverremo»
di DOMENICO TORTOLANO
Ascensori a singhiozzo all'ospedale "Gemma De Bosis" di Cassino. Lo
denunciano i dipendenti ma anche i pazienti costretti spesso a salire a
piedi i piani del nosocomio per i montacarichi non sempre funzionanti. Di
quattro ascensori ne funziona solamente uno a tempo pieno, un altro va a
singhiozzo e due sono chiusi. Di questi ultimi uno è in riparazione da un
mese dopo il guasto verificatosi mentre stava trasportando due infermieri.
Si è in attesa di un pezzo di ricambio. Un altro, nuovo, è privo delle
guarnizioni in gomma. Insomma l'ospedale è in emergenza anche con gli
ascensori oltre che con il personale medico carente in diversi reparti.
Quando funziona un solo ascensore medici e pazienti devono attendere
parecchio prima di salire ai vari reparti e stessa cosa avviene per quello
sistemato accanto al Pronto Soccorso. "Se dobbiamo trasportare un malato
grave in sala operatoria - dice un medico - corre seri rischi per
l'ascensore non funzionante. E poi nello stesso montacarichi viene
trasportato di tutto, medici, pazienti, familiari, cibi, medicine ed anche
le salme." Il direttore sanitario Maurizio Germani, però, assicura che gli
ascensori tra breve saranno tutti pronti all'uso. "La ditta incaricata-
afferma- sta lavorando anche in questi giorni di festa per assicurare i
servizi all'utenza. Si stanno sistemando anche i termosifoni guasti in
alcuni reparti, come la sala parto e urologia." Infatti ad Urologia per
qualche mese i malati sono rimasti al freddo proprio per un guasto
risalente ad un anno fa. Fu un malato a protestare e a sollecitare la
riparazione. Ma le carenze non finiscono qui. Al reparto di Pronto
Soccorso, che dovrebbe essere al completo con medici e infermieri per far
fronte a tutte le emergenze derivate dal bacino d'utenza, da oltre un anno
mancano cinque medici su un organico di undici oltre agli infermieri. E i
pazienti che ricorrono alle cure dei sanitari sono mediamente 130 al
giorno con un carico di lavoro eccessivo per il personale in servizio.