Cronaca di Frosinone

Mercoledì 31 dicembre 2003

Ascensori a singhiozzo e malati a rischio
Denuncia dall’ospedale di Cassino. Il direttore sanitario: «Interverremo»

di DOMENICO TORTOLANO

Ascensori a singhiozzo all'ospedale "Gemma De Bosis" di Cassino. Lo denunciano i dipendenti ma anche i pazienti costretti spesso a salire a piedi i piani del nosocomio per i montacarichi non sempre funzionanti. Di quattro ascensori ne funziona solamente uno a tempo pieno, un altro va a singhiozzo e due sono chiusi. Di questi ultimi uno è in riparazione da un mese dopo il guasto verificatosi mentre stava trasportando due infermieri. Si è in attesa di un pezzo di ricambio. Un altro, nuovo, è privo delle guarnizioni in gomma. Insomma l'ospedale è in emergenza anche con gli ascensori oltre che con il personale medico carente in diversi reparti. Quando funziona un solo ascensore medici e pazienti devono attendere parecchio prima di salire ai vari reparti e stessa cosa avviene per quello sistemato accanto al Pronto Soccorso. "Se dobbiamo trasportare un malato grave in sala operatoria - dice un medico - corre seri rischi per l'ascensore non funzionante. E poi nello stesso montacarichi viene trasportato di tutto, medici, pazienti, familiari, cibi, medicine ed anche le salme." Il direttore sanitario Maurizio Germani, però, assicura che gli ascensori tra breve saranno tutti pronti all'uso. "La ditta incaricata- afferma- sta lavorando anche in questi giorni di festa per assicurare i servizi all'utenza. Si stanno sistemando anche i termosifoni guasti in alcuni reparti, come la sala parto e urologia." Infatti ad Urologia per qualche mese i malati sono rimasti al freddo proprio per un guasto risalente ad un anno fa. Fu un malato a protestare e a sollecitare la riparazione. Ma le carenze non finiscono qui. Al reparto di Pronto Soccorso, che dovrebbe essere al completo con medici e infermieri per far fronte a tutte le emergenze derivate dal bacino d'utenza, da oltre un anno mancano cinque medici su un organico di undici oltre agli infermieri. E i pazienti che ricorrono alle cure dei sanitari sono mediamente 130 al giorno con un carico di lavoro eccessivo per il personale in servizio.