Cronaca di Frosinone | |
Martedì 2 dicembre 2003 | |
Re della sanità? Sì, ma paga solo l’Asl di
Storace di CHRIS BONFACE IL DATO non è freschissimo, ma è
l’ultimo disponibile. Depositato presso il registro ufficiale delle Camere
di commercio. Bilancio 2001 della Tosinvest sanità srl, la holding
sanitaria del gruppo guidato da Giampaolo Angelucci insieme alla famiglia.
Pagina 134 del bilancio, in nota integrativa: «la voce "ricavi dalle
vendite e dalla prestazioni", pari a 104.888 migliaia di euro, accoglie i
ricavi relativi alla gestione caratteristica del gruppo (...) Tenuto conto
dell’accreditamento delle singole strutture con le Aziende sanitarie
locali della Regione Lazio i suddetti ricavi sono per la quasi totalità
rappresentati da prestazioni fatturate ad Asl, nell’ambito dei citati
rapporti di accreditamento». Che detto in parole povere significa: il
gruppo Tosinvest sanità è sulla carta società privata appartenente alla
famiglia Angelucci, ma nella sostanza gruppo pubblico appartenente alla
Regione Lazio di Francesco Storace. Che ne garantisce, attraverso
specifiche convenzioni, «la quasi totalità dei ricavi». E cioè, nel 2001
la quasi totalità di 105 milioni di euro, 210 miliardi di lire su base
annua. Una bella mano pubblica per i prossimi salvatori dei Ds, che ci
tengono sempre ad essere considerati «politicamente trasversali». E lo
dimostrano con le loro avventure editoriali: prima l’Unità (aiutata dai
fondi dell’editoria di partito grazie ai Ds), poi il quotidiano Libero di
Vittorio Feltri (anche qui aiutino dai fondi dell’editoria grazie al
movimento monarchico), infine Il Riformista di Antonio Polito (perchè no?
Pronto ad attingere alla cassa dell’editoria pubblica grazie al matrimonio
con Emanuele Macaluso). |