DOPO le posizioni nettamente contrarie dei Ds, della
Fimmg e della Fpl-Cisl, la prima a favore del protocollo ...
... d’intesa sottoscritto tra Asl e Guardia di Finanza
sui controlli della spesa sanitaria. Un accordo fatto anche in altre
regioni, che discende dalla legge finanziaria del 2001 (c’era il
centrosinistra), ma per la prima volta nel Lazio. Così l’Asl frusinate
conquista un primato dopo tanti negativi (come la pianta organica e
l’attuazione completa del contratto del comparto).
A essere «pienamente d’accordo» con la dirigenza aziendale è l’Ugl la cui
segreteria provinciale afferma che il protocollo «dovrebbe essere esteso
anche ad altri settori della pubblica amministrazione, proprio a garanzia
degli utenti e di tutti i cittadini che pagano le tasse. Da anni il
dibattito sull’efficienza della pubblica amministrazione aperto in Italia
non ha portato mai a provvedimenti concreti tendenti a migliorare
l’efficienza ed eliminare gli spreschi. In tale situazione che sta
portando come conseguenza un calo evidente della fiducia dei cittadini
verso le istituzioni pubbliche, provvedimenti presi come questo dall’Asl
dovrebbero essere presi ad esempio dalle altre amministrazioni pubbliche,
compresi gli enti locali».
«Chi ipocritamente – continua il sindacato – si sente di dichiarare che
tali provvedimenti sarebbero "illegittimi" o "illeciti", come ha fatto la
consigliera regionale dei Ds, Giulia Rodano, vice presidente della
commissione Sanità, o ignora la situazione nazionale o gioca al tiro al
bersaglio contro la direzione Asl di Frosinone, forse colpevole di non
essere allineata al centrosinistra. L’Ugl ha potuto accertare che tale
tipo di protocollo d’intesa con la GdF non è il primo ed il solo in
Italia. Numerose Asl del sud e del nord hanno già fatto la stessa cosa. Ma
soprattutto le Asl della Campania, controllate (udite, udite) dal
governatore Bassolino, che, come tutti sanno, è uno degli esponenti dei Ds
a livello nazionale e quindi ben conosciuto dalla consigliera Rodano».
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