Cronaca di Frosinone

Sabato 3 gennaio 2004
LA RICETTA DEL SINDACATO

«La situazione della sanità ciociara è critica - attacca il segretario regionale Cisl-Fps Luigi Canali - I rimedi più urgenti sono cinque: aumentare gli specialisti nei laboratori; migliorare l'attrezzatura negli ospedali; dove è recente, farla funzionare a pieno regime; migliorare il sistema di prenotazione in rete, ad esempio estendendolo ai Comuni e alle farmacie; coinvolgere i medici di base per vagliare la fondatezza delle richieste di ricoveri e di medicinali ed evitare così gli sprechi. L'85% degli esami danno esito negativo».
A peggiorare la situazione degli utenti ciociari è l'obbligo di pagare un euro a confezione per acquistare i farmaci con prezzo superiore a 5 euro, con un massimo di due pezzi prescrivibili a ricetta. Nessun ticket, invece, sui farmaci generici. Nella maggior parte delle province del Nord-Est, Emilia Romagna e Toscana, il ticket è stato abolito.
Sotto tiro anche le prestazioni di riabilitazione. «Sono difficili da ottenere in tempo utile a non creare altri danni e di qualità non sempre adeguata - denuncia il Tribunale per i diritti del malatoi - Si fa meno assistenza domiciliare integrata, tanto attraverso la riduzione del numero di ore di impegno degli operatori impiegati al domicilio che con la diminuzione del numero di professionisti impegnati». E pensare che la provincia di Frosinone è quella (eccettuati i Comuni metropolitani) con il maggior numero di anziani oltre i 75 anni, per una percentuale pari al 5% della popolazione.

Ma.Cec.