PONTECORVO Problemi per gli utenti: le associazioni
civiche insorgono e si rivolgono ai vertici dell’Asl
Il centro unico prenotazioni va in tilt
di UMBERTO PAPPALARDO
PONTECORVO — La latitanza dei dirigenti dell’Azienda
sanitaria ha messo in tilt il centro unico di prenotazione (Cud). È
bastato il guasto del «rooter», interfaccia che permette il collegamento
in linea tra i centri di Cassino e Pontecorvo, per mettere in crisi il
centro telematico, in virtù del quale gli utenti ottengono le visite
specialiste. Gli addetti ai lavori si sono preoccupati di avvertire il
responsabile del servizio di manutenzioni (la dott.ssa Diana), ma tutto è
stato inutile. Anzi, è stata avvertita anche la società (Soft Service),
che cura la manutenzione dei macchinari.
Ma la stessa, non avendo ricevuto l’assenso del funzionario addetto, non
ha potuto fare alcunché. Sta di fatto che tutte le prenotazioni, comprese
quelle del centro assistenza domiciliare (Cad) e di tutti gli altri
utenti, sono state disattese, a causa del mancato funzionamento dei
computer. Ora, è vero che il guasto si è prodotto in un momento
particolare, ma la sostituzione di un pezzo di ricambio non dovrebbe
costituire un intralcio insuperabile. Le associazioni civiche (Tribunale
del malato e centro per i «Diritti del cittadino») hanno segnalato il
«fattaccio» al direttore generale Carlo Mirabella.
Ma senza sortire alcun effetto. «Sono queste piccole cose – rilevano le
associazioni civiche – che mostrano la scarsa attenzione verso gli utenti.
Gli amministratori avrebbero potuto con una telefonata avvertire la
società Soft Service che occorreva sostituire il pezzo difettoso. Ma,
dovendo seguire la prassi burocratica, i tempi operativi sono diventati
infiniti. È opportuno intervenire senza perdere altro tempo prezioso per
la salute dei cittadini indifesi».
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