Cronaca di Frosinone | |
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Domenica 11 gennaio 2004 | |
ASL Fa discutere la ricerca del Tribunale del malato
che ha suscitato la reazione del direttore generale Mirabella Liste d’attesa, la provincia non sfigura In più di un caso i tempi per ottenere le prestazioni specialistiche sono migliori di altre zone del Lazio LISTE d’attesa: per il Tribunale del malato nazionale (i dirigenti locali hanno detto di non sapere nulla su come sono stati ricavati i dati e dove) la sanità frusinate sa offrire soltanto tempi biblici, da terzo mondo. E perciò parla di 4-9 mesi per un intervento agli occhi (ma per esempio la circolare regionale dello scorso dicembre prevede 180 giorni per l’operazione alla cataratta), 4 mesi per la visita nel poliambulatorio di via Fabi, 90 giorni per un ecocardiogramma e ben 138 per una visita odontoiatrica ad Alatri. La reazione del direttore generale dell’Asl, Carlo Mirabella, è stata molto energica: «Bugie e dati inventati. Le nostre liste d’attesa non sono affatto quelle di cui parla il Tribunale del malato». Insomma, su queste liste d’attesa spesso si fanno giochetti un po’ strani anche perché è facile farli: specialmente in una realtà vasta come quella ciociara considerato che sono ben 28 le strutture pubbliche, tra ospedaliere e territoriali, che erogano prestazioni specialistiche (tantissime e con centinaia di specialisti). Che il Tribunale del malato abbia calcato un po’ troppo la mano lo dimostra appieno un’indagine di poco precedente condotta dalla Cgil del Lazio (quindi anch’essa non tenera verso la gestione del centrodestra). Da questa ricerca risulta che la nostra provincia non sta poi così male come si vorrebbe ricorrentemente far credere e lo dimostrano proprio i dati resi noti dal predetto sindacato. Anzi, dà dei punti alla consorella di Latina (visto che, non avendo risposto alla richiesta di informazioni, qualcosa non va) come alle altre e, in particolare a Roma. Vediamoli un po’ da vicino questi numeri. Per un esame di risonanza magnetica nel Frusinate ci vogliono trenta giorni (la circolare regionale di dicembre 2003 prevede un limite di 60 giorni) rispetto ai 35 di Rieti, a Viterbo che riserva quest’esame solo ai ricoverati, ai ben 140 giorni dell’ospedale S. Giovanni di Roma, agli 85 del Grassi di Ostia e agli ospedali romani Pertini, S. Eugenio e S. Spirito che hanno chiuso le liste per le troppe prenotazioni. Che perciò sono sostanzialmente negate e l’unica via per l’assistito rimane il pagamento. Per la Tac cerebrale in Ciociaria ci vogliono 15 giorni rispetto ai 47 di Rieti, ai 70 dell’ospedale di Civitavecchia, ai 60 del S. Giovanni, ai 45 del S. Spirito, ai 35 di Viterbo e alle liste chiuse al S. Giacomo, al S. Eugenio, al Pertini e all’ospedale di Tivoli. Latina le fa soltanto ai ricoverati. Passiamo alla visita cardiologica che a Frosinone, secondo i dati più recenti, si ottiene in un tempo che va (per esempio a via Fabi) dai 18 ai 31 giorni da parte dei ben cinque cardiologi Sumai mentre negli altri ambulatori della provincia (come a Sora) si scende fino a tre giorni. Il sondaggio della Cgil relativo all’anno scorso parla però di 90 giorni (mentre la circolare regionale ne prevede 30). Consideriamo tuttavia che al S. Filippo Neri di Roma ne servono addirittura 220, vanno meglio Rieti (60) e Viterbo (20). Per quel che concerne le visite oculistiche (di cui la circolare regionale prevede un’attesa di 30 giorni) in provincia si ottengono mediamente in 80 giorni, ma sono necessari ben 140 al S. Camillo, 120 al Grassi di Ostia, 115 a Civitavecchia, per Latina non se ne parla proprio non dando alcuna risposta mentre rispetta il termine regionale Rieti con 30 giorni. Insomma le conclusioni a cui è arrivato il Tribunale del malato non rendono giustizia alla situazione frusinate che, indubbiamente, registra luci ed ombre e quindi c’è ancora da fare per accorciare i tempi di erogazione delle prestazioni. Ma non si è di certo all’anno zero... S. di N. |