PONTECORVO Entro giugno i locali dovranno essere
consegnati. Interventi anche nel vecchio nosocomio
Ospedale, si lavora per geriatria
di UMBERTO PAPPALARDO
PONTECORVO — Nuovo look al «Pasquale Del Prete» per
ospitare l’unità operativa di geriatria. I lavori di recupero degli spazi
procedono a ritmo serrato, anche perché i locali dovranno essere pronti
entro giugno prossimo. Per questo motivo l’impresa appaltatrice ha
intensificato i turni di lavoro.
Il gruppo di studio, ideato per seguire le vicende del nosocomio
cittadino, sta seguendo con particolare attenzione il completamento della
struttura del vecchio ospedale. Gli spazi ricavati saranno destinati ad
ospitare: 1) pronto soccorso, completo di un’astanteria, di sala gessi e
di diagnostica di radiologia; 2) unità operativa di dialisi; 3) attività
didattiche (corsi di formazione, scuole diplomi universitari, tecnico di
radiologia, tecnico di odontoiatria, ecc).
Il centro per i «Diritti del cittadino» ha più volte osservato che è
necessario «il ripristino dell’unità operativa complessa di Ortopedia,
individuando per essa il ruolo per lo svolgimento delle attività di
elezione, da integrare con l’attività di ortopedia traumatologica e
dell’emergenza erogata dalla struttura di Cassino». Ma il sodalizio civico
ha posto un interrogativo inquietante: «Perché – si è chiesto il referente
– i tempi di ristrutturazione del vecchio ospedale sono infiniti? Quali
interessi inconfessati celano? Dopo circa quattro anni di lavori, nessuno
riesce a fare una previsione credibile sulla fine dei lavori».
Il gruppo di lavoro, capitanato dal sindaco Riccardo Roscia, ha chiesto al
direttore generale dell’Asl Carlo Mirabella, la definizione precisa del
ruolo del presidio ospedaliero di Pontecorvo, nell’ambito del polo D.
L’auspicio della commissione è che il «Del Prete» rappresenti una
struttura integrata di quella di Cassino. Ma che ogni presidio abbia il
proprio responsabile, soprattutto per rendere la gestione sanitaria meno
incerta. La nomina di un dirigente nel «Del Prete» non dovrebbe sollevare
obiezioni di sorta, soprattutto perché non prevede alcun aumento di spesa.
«Probabilmente – precisa il referente dell’associazione civica – il
manager Mirabella è vincolato da qualche direttiva politica, altrimenti
avrebbe già provveduto alla nomina, snellendo i passaggi burocratici, che
rendono farraginosa la gestione del Pasquale Del Prete».
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