«INARRESTABILE declino» di ospedali e strutture
territoriali, «generalizzata sensazione di abbandono ...
... e collasso», «insoddisfazione e scarso spirito di
appartenenza nei dipendenti, addirittura fatti oggetto di attività di
controllo programmata delegata ad organi di polizia» con riferimento
esplicito al protocollo d’intesa Asl-Guardia di finanza, stato di
agitazione dei medici proclamato «per la prima volta», riduzione di
posti-letto per acuti e lungodegenti, difficile approvvigionamento di
farmaci, «obsolescenza di molte attrezzature diagnostico-strumentali che
costringe gli utenti a «migrare fuori provincia».
Questo il lungo elenco delle doglianze sulla sanità frusinate condensate
in un documento reso noto dal coordinamento provinciale sanità del
centrosinistra che, dopo un bel po’, è riuscito a raggiungere un’unica
posizione critica nei confronti della gestione del centrodestra all’Asl
frusinate. Coordinamento che intanto anticipa due cose: «quanto prima
renderà pubblico il proprio progetto per il rilancio della sanità ciociara
nel rispetto dei principi dell’equità e della solidarietà» e una prossima
conferenza-stampa verso la fine del mese tutta dedicata all’Atto aziendale
(il quale, come spiega il documento, è «lo strumento per la concreta
definizione delle scelte strategiche, organizzative ed operative
finalizzate a realizzare la migliore qualità e congruità delle prestazioni
erogabili rispetto ai bisogni della popolazione”). Atto aziendale che il
direttore generale dell’Asl Carlo Mirabella ha inviato a tutti gli organi
di consultazione previsti dando 15 giorni di tempo per esprimere un parere
(non vincolante).
Il coordinamento sanità del centrosinistra fa qualche esempio per
criticare la gestione dell’Asl, come «i ritardi nell’utilizzo dei
finanziamenti regionali per l’edilizia sanitaria che rischiano di farli
decadere. È il caso dei lavoro di ristrutturazione e abbattimento delle
barriere architettoniche e adeguamento del gruppo operatorio dell’ospedale
di Cassino; inadempienza nella messa a norma delle sale operatorie e nella
consegna della 5. sala di chirurgia ortopedica dell’ospedale di Frosinone
e lo stallo nella realizzazione dell’eliporto all’ospedale di Sora».
Adesso bisogna attendersi la scontata reazione da parte del centrodestra.
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