FROSINONE
La Cgil: «No alla mensa per i dirigenti ospedalieri»
«No alla mensa per i dirigenti nella sanità pubblica». E' questo quanto
sostiene il segretario generale della Cgil, Funzione Pubblica di Frosinone,
Davide Della Rosa: «Non si comprende una tale disposizione - dichiara
Della Rosa - per le qualifiche di dirigente di secondo livello (strutture
complesse) che non sono vincolate ad orari di lavoro ma solo agli
obiettivi assegnati. Qual è la ragione di questa decisione che premia
ulteriormente chi già riceve un salario elevato che compensa ampiamente il
proprio lavoro in base al principio della onnicomprensività del
trattamento economico e che assorbe, quindi, ogni altro tipo di
retribuzione accessoria? La delibera, inoltre, prevede la corresponsione
dei buoni pasto a partire dal primo marzo del 2000. Ricordo che tali buoni
possono essere rilasciati per chi compie otto ore lavorative. Come è stato
possibile certificare i giorni in cui i dirigenti sono stati in servizio
per più di otto ore? Se la risposta è l'autocertificazione essa è
consentita solo quando in un qualsiasi momento ci possa essere un
riscontro obiettivo. In tal caso, però, mi sembra impossibile. Sarà per
questo motivo che alcuni dirigenti hanno percepito 5 o 6 mila euro di
arretrati! Verrebbe da dire che sono degli stacanovisti della Sanità
Pubblica. In tutto questo la Regione Lazio ha deciso di vendere sette
ospedali della provincia di Frosinone per recuperare denaro e pagare i
fornitori».
Gia.Rus.
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