Cronaca di Frosinone

Giovedì 5 febbraio 2004
FROSINONE
La Cgil: «No alla mensa per i dirigenti ospedalieri»

«No alla mensa per i dirigenti nella sanità pubblica». E' questo quanto sostiene il segretario generale della Cgil, Funzione Pubblica di Frosinone, Davide Della Rosa: «Non si comprende una tale disposizione - dichiara Della Rosa - per le qualifiche di dirigente di secondo livello (strutture complesse) che non sono vincolate ad orari di lavoro ma solo agli obiettivi assegnati. Qual è la ragione di questa decisione che premia ulteriormente chi già riceve un salario elevato che compensa ampiamente il proprio lavoro in base al principio della onnicomprensività del trattamento economico e che assorbe, quindi, ogni altro tipo di retribuzione accessoria? La delibera, inoltre, prevede la corresponsione dei buoni pasto a partire dal primo marzo del 2000. Ricordo che tali buoni possono essere rilasciati per chi compie otto ore lavorative. Come è stato possibile certificare i giorni in cui i dirigenti sono stati in servizio per più di otto ore? Se la risposta è l'autocertificazione essa è consentita solo quando in un qualsiasi momento ci possa essere un riscontro obiettivo. In tal caso, però, mi sembra impossibile. Sarà per questo motivo che alcuni dirigenti hanno percepito 5 o 6 mila euro di arretrati! Verrebbe da dire che sono degli stacanovisti della Sanità Pubblica. In tutto questo la Regione Lazio ha deciso di vendere sette ospedali della provincia di Frosinone per recuperare denaro e pagare i fornitori».

Gia.Rus.