ANAGNI
Carenza di medici e infermieri, sindacati e Comune contro il piano Asl
di ANNALISA MAGGI
Sindacati, politici e associazioni uniscono le forze per alleviare le
sofferenze dell'ospedale di Anagni. C'è grande mobilitazione in questi
giorni nella città dei papi intorno ai problemi di cui soffre da tempi la
storica struttura ospedaliera. Dai semplici utenti, ai medici, fino agli
amministratori comunali si leva un coro unanime di denuncia della carenza
più grave: la mancanza di personale medico e infermieristico. Lo hanno
fatto presente i primari dei dodici reparti incontrati dal vice sindaco,
Carlo Noto, delegato in tema di sanità dal primo cittadino, Franco
Fiorito: «Mi è stato riferito - ha dichiarato Noto - circa le
problematiche specifiche di ciascuna divisione, dove si registra
soprattutto carenza di medici e paramedici, per di più quelli che ci sono
hanno un contratto a tempo determinato, il che comporta un continuo e
dannoso turn over». Di questo e di altri temi sempre inerenti la
possibilità di sopravvivenza dell'ospedale, si è parlato anche nel corso
di un incontro che si è tenuto venerdì sera tra Cgil, Cisl e Uil
dell'ospedale, Fiorito e Noto. Ne è scaturito un documento inviato al
direttore generale Asl di Frosinone, Carlo Mirabella, nel quale si
evidenziano le incongruenze che emergono dall'analisi dell'atto aziendale
per il nosocomio anagnino, come la riduzione dei posti letto, la mancanza
di un reparto di traumatologia intensiva d'urgenza e di almeno due posti
letto di terapia sub-intensiva. Preoccupata delle sorti del presidio
ospedaliero in relazione alle scelte della Asl per il polo Alatri-Anagni,
è anche l'associazione Diritto alla Salute, il cui presidente, Maurizio
Cavagli sostiene: «Bisogna prendere coscienza che esistono delle priorità
e che tutto non si può avere perché mancano le risorse, quindi puntiamo a
salvaguardare quei servizi irrinunciabili per Anagni, come ad esempio la
traumatologia, il pronto soccorso e l'ortopedia».
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