Cronaca di Frosinone

Giovedì 5 febbraio 2004
Quando lo straordinario non c’è

Denuncia Fps-Cisl: pochi infermieri all’ospedale di Sora e al 118 di Cassino
«CATTIVA gestione del personale dell’Azienda Usl ed in particolar modo di quello infermieristico, nonostante le congrue unità assunte negli ultimi tempi di cui non ci è ancora nota la loro destinazione».
Ci va giù pesante il segretario generale della Fps-CISL, Angelo Ricci, che in una nota inviata al direttore generale Mirabella e ai direttori sanitario Spaziani e amministrativo Terlizzo minaccia anche il ricorso all’autorità prefettizia al fine di tutelare «gli interessi dei lavoratori». Quali sono questi lavoratori e perché la Cisl reagisce così vivacemente? Diamo la parola a Ricci. «Attualmente, la carenza più nota si evidenzia al reparto di ortopedia del presidio ospedaliero di Sora, dove vi opera una sola unità infermieristica a turno e non riesce a soddisfare né la minima assistenza al reparto e né ai ricoveri urgenti. Inoltre detto personale deve sopperire alla continua sostituzione per malattia dei colleghi non potendo, fra l’altro, usufruire né del riposo settimanale e né poter programmare e godere delle dovute ferie». Altra disfuzione denunciata dal segretario generale della Fps-CISL riguarda il pronto soccorso e l’Unità operativa 118 del Polo D di Cassino. «Nonostante la carenza di personale infermieristico, i lavoratori sono costretti a prestare la propria opera di concerto con altri operatori professionali in orario di lavoro straordinario che non gli viene retribuito in maniera adeguata».
«Questa organizzazione sindacale stigmatizza il comportamento dell’Azienda Usl – sbotta Angelo Ricci – in quanto gli operatori sono costretti ad osservare turni impartiti dalla stessa, che per operare altri risparmi ha emanato una circolare "Telenovela con i cosiddetti paletti". In osservanza di ciò i dipendenti devono assolvere ai compiti imposti per turno ordinario e straordinario, data la responsabilità che offrono le citate Unità operative senza poter inoltre usufruire delle prerogative sindacali sancite dai contratti, trattandosi di strutture di emergenza»
Tuttavia il sindacato fa sapere ai dirigenti dell’Asl che esonera detto personale da responsabilità che «ne dovessero derivare dal continuo ed eccessivo carico di lavoro fin quando l’Azienda non provvederà ad integrare le unità occorrenti». «Per quanto attiene invece le problematiche inerenti il personale del Polo D – conclude il segretario generale della Fps-CISL – questa organizzazione chiede che allo stesso gli vengano sollecitamente conteggiate e retribuite le differenze economiche di lavoro straordinario a far data da circa un anno. Nel caso in cui le SS. LL. continuassero a negare tali spettanze nonché l’integrazione necessaria di personale, la scrivente si vedrà costretta, suo malgrado, a ricorrere a forme più efficaci, non escluso il ricorso all’autorità prefettizia a tutela degli interessi di detti lavoratori».