Personale ridotto all’osso e ferie estive stanno creando problemi nelle
strutture sanitarie
Superlavoro al 118, la Uil accusa
Il sindacato si rivolge al prefetto. Il primario: siamo sotto organico
di MASSIMO CECI
Un carteggio sempre più fitto tra il responsabile del servizio Antonio De
Santis e i dipendenti iscritti alla Uil, ma la tensione all'interno della
Asl di Frosinone generata dai turni di 12 ore a carico di infermieri e
autisti del 118 non si affievolisce. Ora l'ultima mossa del sindacato: un
appello al Prefetto di Frosinone, Aurelio Cozzani, affinché intervenga per
sanare il dissidio. Il personale c'è - sostiene la Uil-Sanità - ma
è distribuito male tra le diverse postazioni. E in preparazione, assicura
il segretario Giulio Rossi, c'è un ricorso per comportamento
antisindacale contro i vertici dell'azienda sanitaria ciociara.
La polemica si infiamma il 7 agosto, quando Rossi spedisce una missiva a
De Santis in cui chiede la revoca dei turni di 12 ore consecutive per
infermieri e autisti del 118. «Persiste in tutta la sua drammaticità -
scrive il segretario della Uil - il problema dei turni di lavoro del
personale delle postazioni del 118. A nulla sono valse le lettere di
richiesta di incontro. Non sono state fornite nemmeno spiegazioni
razionali per questa cervellotica disposizione: i turni di 12 ore vengono
adottati anche in postazioni dove non risultano carenze di personale ma,
al contrario, ci sarebbero addirittura degli esuberi». Che cosa chiede la
Uil? «Che cessino i turni di 12 ore, che i dipendenti siano distribuiti in
maniera più omogenea e che alle carenze di personale si rimedi con nuove
assunzioni, anche a termine», spiega Rossi.
Pronta la replica del responsabile del 118 provinciale, Antonio De Santis:
«La verità è che infermieri, autisti e barellieri sono sotto organico. Non
ci sono situazioni di esubero, se Rossi ne conosce qualcuna mi mandi la
documentazione. E d'altra parte c'è un ampio carteggio che dimostra che è
da dicembre 2003 che sto chiedendo nuovo personale». E così, lunedì, De
Santis invia una lettera a Rossi con la quale si dichiara disponibile «a
partecipare a qualsiasi tipo di incontro», «anche se - sottolinea - non
spetta a me convocarlo, ma al manager o al responsabile del personale».
Nella lettera, De Santis ribadisce la situazione di «sofferenza del
servizio, nell'ambito del quale non esistono esuberi di alcun genere» e
della necessità di fare ricorso ai turni di 12 ore.
Ieri l'ultimo atto della Uil: «La disponibilità all'incontro è tardiva -
risponde Rossi - E circa le situazioni di sofferenza, gradiremmo prendere
visione di un rendiconto relativo all'effettiva assegnazione del
personale, soprattutto barellieri e autisti». «In alcune postazioni -
ribadisce Rossi - autisti e barellieri sono in più rispetto al minimo
necessario per garantire la turnazione. Se, ad esempio, gli autisti sono
otto ad Alatri, sono carenti a Fiuggi. Mentre i barellieri ad Alatri sono
4 e ad Anagni 7, nonostante l’ospedale sia più piccolo. Non possiamo
scioperare come servizio di emergenza, e allora abbiamo due rimedi. Il
primo è il ricorso al Prefetto, affinché scriva alla Asl invitandola ad
ascoltare i sindacati: il carteggio tra la Uil e De Santis lo abbiamo già
spedito al dottor Cozzani. E poi, ultimo rimedio se la situazione non si
dovesse sbloccare, un ricorso per comportamento antisindacale».