Cronaca di Frosinone | |
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Mercoledì 11 agosto 2004 | |
Pontecorvo lamenta sanità da terzo mondo Qui gli umori sono completamente diversi
PONTECORVO – Gli appelli per potenziare il personale
sono ignorati dalla dirigenza provinciale della sanità. Le disfunzioni che
avvolgono i presidi ospedalieri del polo D hanno toccato il fondo. Ma
nessuno interviene, almeno per governare le emergenze. Le lacune sono
state più volte illustrate. Le reazioni della dirigenza sono state sempre
le stesse: silenzio assoluto su tutti i fronti. Il Tribunale del malato ha
rilevato che la mancanza di un ortopedico ha consentito ai politici di
«sospendere» il servizio dell'ambulatorio. I trasferimenti dei reparti da
un presidio ad un altro sono state solo combinazioni politiche, almeno
questa è l'interpretazione ricorrente. La sanità nel cassinate é da Terzo
mondo. Questo è il quadro d'assieme. Ma quando la misura è colma, gli
addetti ai lavori si mobilitano, denunciando tutte le carenze dei presidi.
Il direttore sanitario del Polo D, Maurizio Germani, ha indicato, in un
dossier, le gravi manchevolezze d'organico. Il direttore generale, Carlo
Mirabella, si è preso il disturbo di ascoltare le lagnanze, che riguardano
i due presidi. Il «buco» del personale è quantificabile in un deficit di
ben 134 infermieri e 53 medici, oltre a varie decine di portantini e
ausiliari. «Una situazione inqualificabile che provoca costi pesanti
scaricati sugli utenti». |