Interrogazione del consigliere
regionale Enzo Di Stefano (Udc) al manager della ASL
"Sanità, quali piani?"
Riflettori sugli interventi negli ospedali e sulla ripartizione dei fondi
Trattative del comparto, replica di Mirabella ai sindacati
"Vorrei poter conoscere i contenuti
del piano di investimenti per il 2005 che la Asl di Frosinone ha presentato
alla Regione Lazio, così da poter verificare su quali ospedali e più in
generale, su quali strutture la dirigenza di via Armando Fabi ha intenzione
di intervenire il prossimo anno, quale sia la ripartizione dei fondi tra i
vari distretti, quali siano i servizi che si intendono potenziare, quali gli
obiettivi preventivati e quali i criteri che hanno concorso alla loro
individuazione".
Si rivolge direttamente al direttone generale dell'Azienda Sanitaria Carlo
Mirabella il consigliere regionale Enzo Di Stefano (Udc), membro della
commissione sanità della Regione Lazio.
Nota Enzo Di Stefano: "Le emergenze della sanità provinciale sono così tante
che necessariamente, voglio immaginare, Ia Asl di Frosinone sia stata
costretta a definire un ordine delle priorità. E fin qui siamo nella prassi
ordinaria. Ma voglio tuttavia augurarmi che il piano di investimenti sia
stato redatto secondo principi di equità territoriale, prevedendo quindi
corsie preferenziali di intervento a vantaggio di quelle realtà ospedaliere
che negli ultimi anni si sono viste decurtare finanziamenti; che hanno visto
impoverire i propri organici, ridursi Ia capacità operativa a fronte,
invece, di un sensibile incremento dei rispettivi bacini di utenza che si è
tradotto nella maggiore richiesta di prestazioni". Aggiunge l'esponente
dell'Unione dei Democratici di Centro: "E' proprio sul terreno della sanità
che le maggioranze di governo e coloro che le sostengono disperdono o
rafforzano il più importante dei patrimoni, Ia credibilità al cospetto dei
cittadini elettori. Mi pare che finora I'Asl di Frosinone, pur riconoscendo
Ia complessità del momento attuale e nonostante l'impegno della sua
dirigenza, non sia riuscita ad invertire il preoccupante trend negativo che
caratterizza Ia funzionalità del servizio sanitario provinciale.
Mi auguro di poter constatare, qualora riusciremo a consultarlo, che il
piano di investimenti per il nuovo anno contenga indicazioni e previsioni
capaci di restituire vigore ed efficienza alla nostra sanità o almeno le
condizioni per inaugurare l'atteso nuovo corso". Nei giorni scorsi il
manager Carlo Mirabella aveva replicato alle prese di posizione della
Cgil-Medici e di Cgil-Cisl-Uil riguardanti la dirigenza dell'Azienda e le
trattative del comparto.
Aveva detto Mirabella: "Per quanto riguarda i dirigenti, nell'incontro avuto
con i signori Davide Della Rosa, segretario provinciale della Cgil-Fp, e
Giuseppe Nucera, responsabile CgiI-Medici,
il direttore generale ha avuto modo di ribadire che gli incarichi ai
dirigenti non sono stati revocati bensì si è trattato per alcuni di
cessazione delle funzioni per effetto della riorganizzazione dell'AsI
prevista daIl'atto aziendaIe. Ciò non esclude affatto l'assegnazione di
incarichi a tutti, come previsto dal contratto e dal regolamento aziendale
concertato a suo tempo con le organizzazioni sindacali. Tali assegnazioni
avverranno prima possibile tenuto conto dei tempi tecnici necessari. In
merito agli avvisi pubblici va precisato che le reclamate esclusioni non
sono tali in quanto determinate figure professionali non sono previste dalle
norme vigenti.
Per quanto riguarda il comparto, il di rettore generale esprime stupore in
merito aIl'affermazione di Cgil-Cisl-Uil secondo Ia quale "Ia strada
negoziale non (sarebbe) più percorribile" in quanto questa Azienda non
ritiene che I'ultimo incontro sia stato negativo e tantomeno che Ia
trattativa sia conclusa.
Si dà, insomma, per scontato cosa che non è dal momento che questa Azienda
si sta adoperando per raggiungere dei risultati soddisfacenti per tutti con
gli unici vincoli dettati dalle leggi vigenti e dalle risorse disponibili.
Per ciò che attiene le progressioni economiche del periodo 2002-2OO3,
l'Azienda ha sostenuto - come da normativa contrattuale - che le somme non
spese vanno riversate nell'istituto della produttività a tutti i dipendenti,
mentre per il 2OO4-2005 saranno utilizzate le risorse dell'apposito fondo
secondo un programma da concordare. Infine per quanto riguarda i corsi di
qualificazione, l'Azienda ha espresso l'avviso di voler concludere prima
quelli riguardanti gli Ota e poi l'altro personale ma, intanto, ha proposto
tutta una serie di corsi. Per concludere. dare per scontato ciò che non
facilita un sereno colloquio, anche se l'Azienda rimane convinta che sia
possibile ricercare le soluzioni possibili ma senza forzature e
imposizioni".
Corrado Trento |