Sul distretto di Val
Comino è caduto il silenzio
di LUCIANO RENNA
FROSINONE — Distretto sanitario
della Valle di Comino. Verrà istituito oppure no? Se lo chiede il
consigliere regionale, capogruppo di Democrazia Europea, Enzo Di Stefano,
con una lettera al direttore generale della Asl di Frosinone, Carlo
Mirabella, in cui sottolinea che «risale al gennaio dell’anno scorso la
delibera con cui la Conferenza dei sindaci, presieduta da Domenico Marzi,
ha espresso parere favorevole all’istituzione del Distretto sanitario
della Valle di Comino, provvedendo poi a trasmettere gli atti, comprensivi
delle delibere di adesione dei singoli Consigli comunali interessati, alla
Asl perché, a sua volta, girasse la pratica alla Regione».
Si chiede, Enzo Di Stefano, come sia possibile che gli uffici di via
Armando Fabi siano all’oscuro dell’esistenza di un deliberato tanto
importante e di così grande valore per chi vive ed opera in quel
territorio. Basterebbe considerare che lo stesso documento risulta
propedeutico per raggiungere e realizzare il coronamento di un’ambizione
più che legittima di un significativo numero di cittadini di una delle
Valli più belle di tutta la Ciociaria, i quali reclamano il diritto di
poter usufruire, con pari dignità e medesime opportunità, delle strutture
sanitarie pubbliche. Come tutti.
Di Stefano, dopo aver accennato ad uno scaricabarile che non accetta nel
modo più assoluto per le risposte finora dategli, finisce con il
chiedersi: «Distrazione? Incompetenza? Inerzia?». Prima di avviarsi a
concludere: «Non so darmene una spiegazione. Pur non dubitando, gentile
direttore, della sua buonafede e del suo impegno, credo che se la Asl di
Frosinone avesse realmente intenzione di istituire il Distretto sanitario
della Valle di Comino, come ribadito recentemente anche dall’on. Alessadro
Foglietta, sarebbe sufficiente un piccolo sforzo di buona volontà per
recuperare il deliberato della Conferenza dei sindaci e procedere senza
altri intoppi. A meno che qualcuno, per ragioni che sfuggono alla mia
comprensione, non voglia di proposito ritardare all’infinito il
coronamento di questo traguardo, tradendo scientemente le attese legittime
di tanti cittadini fiduciosi».
Sempre in tema di sanità, la Asl smentisce la chiusura dell’Unità
operativa di Ortopedia a Sora. Anzi. |