Cronaca di Frosinone

Domenica 3 ottobre 2004

Sul distretto di Val Comino è caduto il silenzio

di LUCIANO RENNA

FROSINONE — Distretto sanitario della Valle di Comino. Verrà istituito oppure no? Se lo chiede il consigliere regionale, capogruppo di Democrazia Europea, Enzo Di Stefano, con una lettera al direttore generale della Asl di Frosinone, Carlo Mirabella, in cui sottolinea che «risale al gennaio dell’anno scorso la delibera con cui la Conferenza dei sindaci, presieduta da Domenico Marzi, ha espresso parere favorevole all’istituzione del Distretto sanitario della Valle di Comino, provvedendo poi a trasmettere gli atti, comprensivi delle delibere di adesione dei singoli Consigli comunali interessati, alla Asl perché, a sua volta, girasse la pratica alla Regione».
Si chiede, Enzo Di Stefano, come sia possibile che gli uffici di via Armando Fabi siano all’oscuro dell’esistenza di un deliberato tanto importante e di così grande valore per chi vive ed opera in quel territorio. Basterebbe considerare che lo stesso documento risulta propedeutico per raggiungere e realizzare il coronamento di un’ambizione più che legittima di un significativo numero di cittadini di una delle Valli più belle di tutta la Ciociaria, i quali reclamano il diritto di poter usufruire, con pari dignità e medesime opportunità, delle strutture sanitarie pubbliche. Come tutti.
Di Stefano, dopo aver accennato ad uno scaricabarile che non accetta nel modo più assoluto per le risposte finora dategli, finisce con il chiedersi: «Distrazione? Incompetenza? Inerzia?». Prima di avviarsi a concludere: «Non so darmene una spiegazione. Pur non dubitando, gentile direttore, della sua buonafede e del suo impegno, credo che se la Asl di Frosinone avesse realmente intenzione di istituire il Distretto sanitario della Valle di Comino, come ribadito recentemente anche dall’on. Alessadro Foglietta, sarebbe sufficiente un piccolo sforzo di buona volontà per recuperare il deliberato della Conferenza dei sindaci e procedere senza altri intoppi. A meno che qualcuno, per ragioni che sfuggono alla mia comprensione, non voglia di proposito ritardare all’infinito il coronamento di questo traguardo, tradendo scientemente le attese legittime di tanti cittadini fiduciosi».
Sempre in tema di sanità, la Asl smentisce la chiusura dell’Unità operativa di Ortopedia a Sora. Anzi.