«SUL reparto di
riabilitazione della Asl di Frosinone si continua a prendere in giro gli
utenti
All’interrogazione nella quale
chiedevo un intervento urgente per porre fine al degrado e ai disservizi
delle prestazioni, con pesanti infiltrazioni d'acqua che hanno determinato
la chiusura di alcuni locali, l'assessore regionale alla Sanità, Marco
Verzaschi, ha risposto con una… non risposta». Così il consigliere
regionale Ds Francesco De Angelis, insoddisfatto delle risposte
dell’assessore, il quale ha affermato che le copiose infiltrazioni d'acqua
piovana non hanno fatto venir meno, grazie alle misure adottate,
condizioni igieniche soddisfacenti e adeguata sicurezza per utenti ed
operatori. L’assessore ha aggiunto che la disattivazione di alcune linee
elettriche e la dislocazione delle apparecchiature elettromedicali in
locali idonei hanno eliminato qualunque rischio di cortocircuito, che
l'impianto di idrokinesiterapia necessita di interventi piuttosto
rilevanti ; che la diminuzione del numero delle prestazioni di Fkt
ambulatoriali deriva dall'impiego del personale anche presso le unità di
riabilitazione post-acuzie di Ceccano e Ferentino; che le liste di attesa
per prestazioni di Fkt ambulatoriali non si discostano da quelle di
analoghe strutture della Regione Lazio.
Ogni aspetto di questa singolare risposta, secondo De Angelis, lascia
alquanto perplessi, tanto più che il problema della sicurezza non è stato
risolto, mentre i pazienti sono costretti a cambiarsi in stato di
promiscuità. I macchinari spostati sono andati a restringere ulteriormente
gli spazi che non sono adeguati e rispondenti alla legge e le
infiltrazioni di acqua presenti nei locali attigui possono penetrare nelle
pareti e nelle canaline dove passano i fili elettrici e non scongiurano,
di fatto, il pericolo di eventuali corti circuiti. «Sembra – afferma De
Angelis – che l'assessore voglia definitivamente seppellire la piscina
dove si svolge la idrokinesiterapia che, quindi, è messa a serio rischio.
Evidenziando la valutazione dei costi e benefici e considerando
l'esclusione del servizio dai livelli essenziali di assistenza appare
chiara l'intenzione di lasciar abbandonata tale struttura che, invece, con
appena 15 mila euro potrebbe essere riattivata e consentire un incremento
del servizio di riabilitazione necessario. Quando poi si afferma che la
diminuzione del servizio di riabilitazione è dovuto allo spostamento del
personale ai presidi ospedalieri di Ceccano e Ferentino mi vien voglia di
allargare le braccia. Così anziché incrementare il personale per garantire
una funzionalità dei vari servizi sparsi sul territorio si preferisce
spostare il personale ottenendo risultati mediocri in ogni settore. Da
stendere un velo pietoso sull'ultimo punto, quello delle liste di attesa
per le prestazioni di fisioterapia ambulatoriali nel quale si dice che i
tempi non si discostano da quelle di analoghe strutture sanitarie. Secondo
me attendere tre-quattro mesi per fare fisioterapia è scandaloso e se a
Roma o altrove sono in condizioni simili non vale il detto "mal comune
mezzo gaudio" ma si dovrebbe attuare una politica volta a ridurre questi
scandalosi tempi. Il centro-destra – conclude – ancora una volta ha
dimostrato come intende non risolvere i problemi della sanità.
Dimostrazione di questo atteggiamento sono anche le dichiarazioni
rilasciate dopo la visita agli ospedali di Sora e di Arpino del neo
Presidente regionale della Commissione Sanità, Antonio Abbate». |