PUNTASPILLI

Tavole rotonde, convegni, paroloni tecnici e stranieri. Si è detto e scritto di tutto per giustificare il taglio dei posti letto in provincia. Atto aziendale, piano sanitario locale, day-surgery (chirurgia di un giorno), centri unici di prenotazione regionale, budget scarsi (volgarmente mancanza di soldi). Tutto inutile. Alla prova dei fatti si continua a dover andare addirittura in Abruzzo (e con questo tempo!) per particolari cure in un reparto di Ostetricia. È successo giorni fa ad una signora di Alatri. Questo è il modello da inseguire?
E intanto l’ospedale di Ceccano attende... attende... attende!!