Influenza: boom di ricoveri ad Alatri, pochi a Cassino
di MASSIMO CECI
L’influenza picchia duro in Ciociaria, molto più al nord che al sud. Se i
dati relativi alla seconda settimana di febbraio si attestano intorno a 13
ammalati ogni mille assistiti, nella terza sembra siano saliti a quota
16-17. A livello nazionale siamo al 14 per mille, il triplo dell’anno
scorso (5 per mille). Il parco dei posti-letto messi a disposizione dalla
Asl di Frosinone regge l’impatto con l’ondata virale: l’assessorato alla
Sanità ha autorizzato l’azienda a dirottare i pazienti senza letto nelle
strutture private convenzionate. Un’operazione che ha decongestionato i
reparti di Riabilitazione e Rianimazione, a rischio collasso, grazie anche
al prolungamento fino alle 19,30 dell’orario di apertura di 434 studi
medici in provincia. I vaccini antinfluenzali somministrati in Ciociaria
dai medici di base e dai servizi vaccinali della Asl sono stati 101.726
(100.055 dai medici di medicina generale e 1671 dai servizi vaccinali) su
102.747 disponibili.
Il record dei ricoverati per complicazioni influenzali (broncopatie e
altro) spetta ad Alatri: 338, secondo i dati del pronto soccorso relativi
al periodo primo gennaio-21 febbraio, il 2% in più dello scorso anno.
Segue Anagni con 177, Frosinone con 86, Sora con 79 e Cassino con 20.
Uomini (soprattutto anziani) e bambini sono colpiti in egual misura: il
40% del totale. Il rimanente 20% spetta alle donne. “L’influenza è stata
più violenta dello scorso anno, ma il servizio di vaccinazione ha retto
bene – spiega il direttore sanitario della Asl di Frosinone, Sandra
Spaziani – Il virus ha colpito chi non si è vaccinato, globalmente i casi
di sindrome influenzale sono aumentati di poco”.
La Asl quest’anno si è mossa in anticipo. “La Regione ci aveva avvertito
dell’importanza dell’ondata influenzale che era da attendersi quest’anno e
quindi abbiamo battuto tre piste contemporaneamente – dice Spaziani – La
prevenzione, la preospedalizzazione e l’aumento dei posti letto. A livello
preventivo abbiamo acquistato 102.747 dosi di vaccino, distribuite ai
medici di medicina generale e ai servizi vaccinali interni. Ne sono state
somministrate 101.726, una cifra importante, più del 20% della popolazione
provinciale. Poi abbiamo agito sui medici di base, variando addirittura il
progetto regionale e, a mio avviso, migliorandolo, venendo incontro in
misura maggiore alle esigenze della nostra gente. Mentre a Roma gli studi
medici resteranno aperti dalle 10 alle 19, a Frosinone dalle 8.30 alle
13.30 e poi dalle 15.30 alle 19.30. L’orario lo abbiamo stabilito dopo uno
studio: è emerso che soprattutto nelle zone rurali si va dal medico anche
alle 7.30-8 del mattino. Poi, con la ricetta in mano, si passa in
farmacia, che però apre dopo le 15.30. Alla nostra iniziativa, valida per
i mesi di febbraio, marzo ed aprile, hanno aderito 434 medici di base su
441, che hanno contribuito ad evitare il congestionamento dei pronto
soccorso. Infine l’aumento del numero di posti letto disponibile per i
ricoveri influenzali: abbiamo autorizzato gli ospedali pubblici (che
possono contare su 1609 letti, ndr) a disporre i ricoveri nelle cliniche
private convenzionate (475 posti-letto, ndr) qualora i pazienti non
dovessero trovare un letto libero nelle strutture pubbliche. Evitiamo così
di ridurci a far allungare i pazienti sulle barelle. Ad esempio, da
Pontecorvo un paziente influenzato ma leucemico è stato ricoverato a Villa
Serena (Cassino). Non è stato, invece, finora necessario utilizzare i
letti di riabilitazione e rianimazione, nonostante avessimo
l’autorizzazione ad occuparli in casi di emergenza. Alla clinica paghiamo
poi la diaria del ricovero secondo le tariffe regionali, ma finora i casi
sono solo un paio”.