VEROLI. Stipendi al palo
Città Bianca, si torna a parlare di sciopero
VEROLI - E mentre il proprietario dell’Ini
Città Bianca viene premiato al cinema-teatro Nestor di Frosinone per il
premio Ciociaria, i dipendenti delle sue cliniche sono di nuovo sul piede di
guerra.
All’inizio del mese, infatti, quando i 190 dipendenti della Città Bianca non
si videro consegnare le buste paga con i relativi stipendi, le
organizzazioni sindacali proclamarono lo stato di agitazione minacciando
addirittura l’ingiunzione di pagamento per la proprietà e lo sciopero per il
22 di questo mese.
Ma le sorprese non dovevano evidentemente finire: il 21, il giorno
prima del paventato sciopero, arrivano le buste paga dei dipendenti ma,
ahimé, dietro l’angolo c’era ad attenderli ancora una sorpresa: gli
accrediti delle somme relative agli stipendi non erano ancora state
accreditate. Insomma giusto quel poco di illusione e speranza perché venisse
annullato lo sciopero e poi di nuovo si torna a scherzare con la vita di 190
persone che hanno figli, mutui e bollette da pagare.
Altri giorni in cui i loro conti restano all’asciutto, perché ormai tra la
domenica, la festa della Liberazione, bisognerà aspettare fino a martedì
prima che qualcosa possa muoversi. E allora? Allora adesso, dopo che anche
gli altri dipendenti delle cliniche del gruppo Faroni sono scese sul piede
di guerra, l’Ugl proclama di nuovo lo stato di agitazione e per l’8 del mese
prossimo se gli accrediti non dovessero essere a posto niente potrà impedire
lo sciopero per il 10 del mese, ultimo giorno utile in cui per contratto i
dipendenti devono essere pagati.
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