Cronaca di Frosinone | |
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Venerdì 1° aprile 2005 | |
CONSEGNATE 2000 FIRME AL
MANAGER DELL’ASL Sanità, le proposte della Cgil OLTRE duemila firme di utenti frusinati scontenti del servizio sanitario sono state consegnate ieri mattina al direttore generale dell’Asl, Carlo Mirabella, da una delegazione della Cgil composta dal segretario generale, Benedetto Mollica, e dai membri della segreteria Guido Tomassi, Domenico De Santis e Donatella Crescenzi. Le doglianze del sindacato di sinistra verso i servizi erogati dall’Asl sono state in precedenza illustrate in una conferenza–stampa. «Abbiamo voluto renderci interpreti delle proteste dell’utenza e delle forti preoccupazioni per i pesanti disagi – ha spiegato Mollica – causati dai disservizi riguardo molte prestazioni socio-sanitarie. In particolare, dobbiamo rilevare grande malessere presso i CUP per il pagamento dei ticket e le file per il rilascio dei libretti di esenzione. Analogo malessere abbiamo rilevato in ordine alle liste d’attesa per moltissime prestazioni, che per alcune si allungano addirittura per mesi e mesi». Durante la conferenza stampa presso la sede della Cgil, Mollica si è soffermato sulle proposte del sindacato per combattere le numerose disfunzioni: «È importante ribadire le linee di intervento necessarie alla risoluzione di carenze e disservizi. Interventi che, a nostro avviso, debbono essere concentrati nell’apertura pomeridiana degli ambulatori degli ospedali sul territorio, nella dotazione a favore degli ospedali di Cassino e di Pontecorvo di macchinari tecnologicamente all’avanguardia, nella razionalizzazione delle risorse, andando a risparmiare sulle troppe consulenze esterne. Investire, poi, sul personale per assicurare un migliore servizio nelle corsie, agli sportelli CUP sul territorio». Verso tali interventi, la Cgil ha proposto una prima raccolta di firme finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica verso un tema importante quale la sanità. «Il direttore sanitario e il direttore di Distretto – ha affermato il segretario generale – non svolgono appieno il loro compito. Un impegno che dovrebbe essere teso a finalizzare le scarse risorse disponibili alla riduzione delle liste di attesa. Negli ultimi anni, la politica sanitaria della regione Lazio non punta a migliorare il servizio pubblico, bensì a "demolirlo", affidandone il difficile compito della gestione ai privati. Una situazione che sta diventando sempre più insostenibile. Una "deriva sanitaria" che il sindacato combatterà con tutto il suo impegno». Avendo appreso l’iniziativa della Cgil, il capolista di «Uniti nell’Ulivo» Francesco De Angelis – che ieri mattina ha visitato l’Asl e in particolare le sedi del «118», della radiologia ambulatoriale e del servizio di riabilitazione in Via Fabi – ne ha condiviso gli obiettivi rimarcando che la raccolta delle firme dei cittadini «denuncia il degrado in cui versa la sanità locale». «In questi anni – ha aggiunto il consigliere regionale uscente Ds – ho sempre denunciato la gestione dell’Asl e i disagi che sono costretti a subire i cittadini e gli operatori. La giunta regionale di centrodestra ha fatto flop proprio sulla sanità». |