VEROLI - L'Ugl provinciale sferra un duro
attacco alla proprietà che no paga gli stipendi
Città Bianca, è guerra
"Scioperiamo contro chi si fa assistere
dal pubblico e privatizza gli utili"
VEROLI - «I lavoratori, che sono la vera forza
della clinica “Città Bianca” sono stufi di questo giochetto». Un durissimo
attacco alla proprietà della clinica dei Faroni arriva dalla segreteria
provinciale Ugl e dalla Rsa aziendale. Torna prepotentemente alla ribalta la
spiacevole situazione che si trovano a dover affrontare, quasi
ininterrottamente da due anni: i dipendenti della struttura sanitaria vedono
slittare il pagamento degli stipendi nonostante l’attenzione che la Regione
Lazio ha riservato alla struttura privata negli ultimi anni, e dunque,
sostengono, ingiustificatamente. Per questo motivo l’Ugl ha aderito allo
sciopero del personale della clinica di Veroli proclamato, unitamente alla
Cisl, alla Uil e all’Unsiau, per il giorno 11 maggio. Gli ultimi fatti
risalgono allo
scorso 22 aprile, quando doveva tenersi lo sciopero a causa del mancato
pagamento degli stipendi di marzo. Ma la direzione, con un comunicato, ha
sottoscritto formale impegno a corrispondere le retribuzioni entro e non
oltre il 21 aprile e, a conferma di ciò, fanno sapere dall’Ugl, in tale data
ha consegnato le relative buste paga. A quel punto però, dietro l’angolo,
c’era un nuovo appuntamento con lo sconcerto: «L’azienda - continua il
comunicato - ha provveduto a corrispondere le retribuzioni solamente il 29
aprile venendo nuovamente meno ai propri doveri». Scadenze, mutui e rate da
pagare? Evidentemente sono solo una barzelletta per qualcuno. La motivazione
dell’azienda? «La colpa - scrivono i rappresentanti sindacali - che sino a
qualche mese fa veniva attribuita all’Ausl, ora che c’è stato
l’accreditamento della struttura viene scaricata sulla Regione. In realtà ci
troviamo di fronte all’ennesimo episodio della telenovela - continuano - di
un’imprenditoria assistita con denaro pubblico che vanta meriti e privatizza
gli utili e rifiuta e socializza (scaricandole sulla comunità) le passività.
Per questo - conclude l'Ugl - non verranno tollerati più ulteriori ritardi
nel pagamento degli stipendi al personale della clinica e non si permetterà
mai a nessuno di offendere o prendere in giro i lavoratori». Una situazione
difficilmente spiegabile e che i lavoratori sono decisi a non tollerare
ulteriormente.
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