Ciociaria Oggi

Veroli

Domenica 1° maggio 2005

VEROLI - L'Ugl provinciale sferra un duro attacco alla proprietà che no paga gli stipendi
Città Bianca, è guerra
"Scioperiamo contro chi si fa assistere dal pubblico e privatizza gli utili"
 

VEROLI - «I lavoratori, che sono la vera forza della clinica “Città Bianca” sono stufi di questo giochetto». Un durissimo attacco alla proprietà della clinica dei Faroni arriva dalla segreteria provinciale Ugl e dalla Rsa aziendale. Torna prepotentemente alla ribalta la spiacevole situazione che si trovano a dover affrontare, quasi ininterrottamente da due anni: i dipendenti della struttura sanitaria vedono slittare il pagamento degli stipendi nonostante l’attenzione che la Regione Lazio ha riservato alla struttura privata negli ultimi anni, e dunque, sostengono, ingiustificatamente. Per questo motivo l’Ugl ha aderito allo sciopero del personale della clinica di Veroli proclamato, unitamente alla Cisl, alla Uil e all’Unsiau, per il giorno 11 maggio. Gli ultimi fatti risalgono allo
scorso 22 aprile, quando doveva tenersi lo sciopero a causa del mancato pagamento degli stipendi di marzo. Ma la direzione, con un comunicato, ha sottoscritto formale impegno a corrispondere le retribuzioni entro e non oltre il 21 aprile e, a conferma di ciò, fanno sapere dall’Ugl, in tale data ha consegnato le relative buste paga. A quel punto però, dietro l’angolo, c’era un nuovo appuntamento con lo sconcerto: «L’azienda - continua il comunicato - ha provveduto a corrispondere le retribuzioni solamente il 29 aprile venendo nuovamente meno ai propri doveri». Scadenze, mutui e rate da pagare? Evidentemente sono solo una barzelletta per qualcuno. La motivazione dell’azienda? «La colpa - scrivono i rappresentanti sindacali - che sino a qualche mese fa veniva attribuita all’Ausl, ora che c’è stato l’accreditamento della struttura viene scaricata sulla Regione. In realtà ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio della telenovela - continuano - di un’imprenditoria assistita con denaro pubblico che vanta meriti e privatizza gli utili e rifiuta e socializza (scaricandole sulla comunità) le passività. Per questo - conclude l'Ugl - non verranno tollerati più ulteriori ritardi nel pagamento degli stipendi al personale della clinica e non si permetterà mai a nessuno di offendere o prendere in giro i lavoratori». Una situazione difficilmente spiegabile e che i lavoratori sono decisi a non tollerare ulteriormente.