Una 40enne colpita da un'emorragia interna era
stata operata e versava in fin di vita
Guarigione miracolosa
I medici hanno detto al marito di
pregare. Lo ha fatto e la donna ora sta meglio
ALATRI - «Un miracolo, un evento eccezionale,
inspiegabile anche per noi che operiamo in questo settore da almeno trent'anni».
Con queste parole i medici del reparto di ostetricia dell’ospedale “San
Benedetto” hanno definito il caso della signora Giuseppina Maggi, 40enne di
Alatri e residente a Tecchiena. Una storia fortunatamente a lieto fine, come
ci è stata raccontata dal marito Antonino Fontana che però, tornando a quei
momenti, non ha mancato di far trasparire una forte e giustificabile
commozione. Un racconto
sincero il suo, ma dai connotati fortemente drammatici. «Eravamo in casa
verso la mezzanotte di domenica passata quando mia moglie è stata colpita da
una violenta e fortissima emorragia interna. Disperato, ho chiamato subito
il 118 di Frosinone, che in cinque minuti è accorso in casa presentandosi
con ben cinque operatori. Dopo aver prestato le prime cure a mia moglie, i
sanitari l’hanno trasportata nell’ospedale di Alatri. Qui medici del Reparto
di Ostetricia vista la gravità delle sue condizioni, l’hanno sottoposta a un
delicato intervento chirurgico, trasportandola poi in rianimazione.
Purtroppo, però, gli stessi medici dopo l’intervento, intorno alle sette di
lunedì, mi hanno comunicato che la situazione era veramente
disperata. Anzi, che le speranze di riabbracciare mia moglie erano quasi
vicine allo zero per cento. Mi è crollato il mondo addosso e immediatamente
ho chiamato tutti i familiari informandoli della situazione. Nello stesso
momento, però, i responsabili del reparto mi hanno consigliato di fare
soltanto una cosa e cioè "pregare", perché la vita di mia moglie era
soltanto nelle mani del Signore, visto che i mezzi cIinici per salvarla
erano stati tutti utilizzati. Ho seguito il consiglio e come me tutti i miei
familiari e amici. Improvvisamente, nel pomeriggio, qualcosa era cambiato in
meglio. Mia moglie dava segnali di leggera ripresa, stupendo gli stessi
dottori, che non credevano che davanti a un caso simile vi fosse possibilità
di farla franca. Eppure è stato così. In quel momento non ho capito più
niente, ho fatto una corsa impazzito di gioia. Mia moglie stava migliorando.
Dopo le 48 ore in rianimazione è stata portata nel reparto di Ostetricia e
da allora le sue condizioni migliorano giorno dopo giorno. Io non so dare
spiegazioni su questo evento, perché gli stessi medici non sanno fornirle.
So che abbiamo pregato e tanto. Ringrazio Dio per quanto accaduto. Ma
ringrazio - prosegue il marito della signora - in primis e doverosamente gli
operatori del 118 di Frosinone per l’intervento immediato, poi tutti i
medici del reparto di rianimazione e di ginecologia dell’ospedale di Alatri.
Ci siamo abbracciati e commossi insieme, sono stati eccezionali per il
sostegno che mi hanno dato». Infine un altro particolare dell’incredibile
storia, che lo stesso signor Antonino Frasca ci ha detto sul finire del
nostro incontro. Un aspetto quasi incredibile. «Ho dimenticato di
specificare che quando mia moglie è stata portata in rianimazione al suo
fianco c’era un’altra signora. Quella era mia madre, da due mesi ricoverata
in quel reparto. Può immaginare che situazione allucinante, mia moglie e mia
madre all’interno del reparto Rianimazione dello stesso ospedale.
Fortunatamente però anche lei adesso è in un altro reparto del nosocomio.
Spero vivamente che questo periodo finisca al più presto, sono sensazioni
che al solo raccontarle mi fanno venire ancora la pelle d’oca». Dopo simili
racconti è difficile trovare parole adeguate. L’importante è che adesso la
situazione sia in via di miglioramento per ambedue le signore. E che la
sfortuna vada verso altri lidi. Questa famiglia ne ha avuta anche troppa!
Massimiliano PistiIli
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