Ospedale, la Ugl denuncia
"Gravi carenze di personale a Ostetricia"
ALATRI - Ormai la carenza di personale
all’interno di molti reparti dell’ospedale “San Benedetto” si sta
trasformando in una situazione quasi irreale, oltre che critica. Gli utenti
sono stanchi, come lo sono gli stessi operatori, pochi, costretti a
sobbarcarsi doppi turni in continuazione, con tutto quello che ne consegue
dal punto di vista delle prestazioni.
Il sindacato Ugl, tramite Rosa Roccatani, segretario provinciale del settore
Sanità, torna all’attacco della AsI frusinate e dei suoi dirigenti con un
esposto riguardante proprio la carenza di personale nel reparto di
Ostetricia-Ginecologia del “San Benedetto”. La ricostruzione di Rosa
Roccatani è puntualissima. «Il 7 aprile 2005 la Ugl-Sanità, denunciava la
grave carenza di personale nell’Unità Operativa di ostetricia e ginecologia
dell’ospedale di Alatri, denotava che, il limitato numero di personale non
permetteva di garantire neppure un infermiere per turno. Successivamente le
poche infermiere presenti, stanche di operare in condizioni scoraggianti in
una situazione che non ha precedenti, decidevano di presentare richiesta di
trasferimento in altra unità ospedaliera. Riscontriamo purtroppo - prosegue
la responsabile dell’Ugl-Sanità - che ad oggi nessun provvedimento in merito
è stato adottato, a nulla sono valse le nostre rimostranze, tanto meno le
sollecitazioni degli operatori. E’ sconvolgente come questa dirigenza resta
indifferente, di fronte a problemi cosi importanti, è possibile che non si
consideri il rischio a cui incorrono i lavoratori? Ci si preoccupa che una
distrazione del professionista può risultare fatale per il paziente e poi
parliamo di umanizzazione! Qui non ci si preoccupa neppure della sicurezza.
Orbene Direttore, la tolleranza ha un limite, il malato ha diritto di essere
assistito e curato, il personale deve essere tutelato e messo in condizione
di operare con diligenza e professionalità, purtroppo l’attuale stato non dà
alcuna certezza. La Ugl-Sanità, stanca di ripetersi, constatata
l’indifferenza con cui si pone la dirigenza di fronte ai gravi problemi più
volte evidenziati e mai risolti ma che di fatto mettono a repentaglio i
lavoratori, nonché a possibile rischio l’utente dichiara di non accettare
simili condizioni lavorative, per cui in assenza un vostro fattivo intervento,
atto alla scrupolosa osservanza degli standard previsti. Al fine di tutelare
i lavoratori, annuncia fin da ora lo stato di agitazione dei lavoratori, i
quali declinano ogni responsabilità sia amministrativa che penale
preannunciando che il perdurare di tale stato sarà materia di contenzioso e
denuncia alle autorità competenti». Una denuncia forte di fronte a un
immobilismo totale, e chi ne paga le conseguenze è sempre il solito, povero
cittadino.
(Ma.Pi.)
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