All'ospedale "Gemma de Posis" di Cassino 50
lavoratori rivendicano la proroga del contratto
Portantini sul piede di guerra
Antonio Lena (Fials): ausiliari e
coadiutori amministrativi verso lo stato di agitazione
Portantini sul piede di guerra all’ospedale
“Gemma de Posis” di Cassino. In cinquanta tra ausiliari e coadiutori
amministrativi minacciano l’immediata proclamazione dello stato di
agitazione se non verrà loro rinnovato per altri 12 mesi il contratto di
lavoro. Subito si è attivata la segreteria provinciale della Fials,
sindacato di categoria, attraverso segretario Antonio Lena, il vice
segretario Francesco D’Angelo, e il segretario aggiunto Sergio Rotondo.
Il nostro è un appello - spiega il segretario provinciale della Fials,
Antonio Lena - è rivolto alla Asl per tutti gli ausiliari e i coadiutori
amministrativi con contratti a tempo determinato (6 mesi). A fine maggio e
nel mese di giugno scadono gli incarichi, già rinnovati precedentemente per
altri 6 mesi, per le unità lavorative dell’ospedale di Cassino. Questi
lavoratori, così come previsto dalla riforma legislativa del mercato del
lavoro (legge Biagi), per ricevere un’ulteriore proroga di 12 mesi del loro
contratto, hanno presentato regolare richiesta all’Azienda Sanitaria Locale.
Nonostante l’imminenza delle scadenze contrattuali, però - incalza Antonio
Lena - dall’Asl non è ancora pervenuta alcuna risposta». Secondo la riforma
legislativa, infatti, è previsto che il “termine iniziale del contratto sia
prorogato al massimo 4 volte e per durata complessiva delle proroghe non
superiore a 24 mesi”. Pertanto i portantini e i coadiutori dell’ospedale di
Cassino chiedono di usufruire di altri 12 mesi di contratto così come
previsto dalla legge. All.’interno del “de Posis” si teme che la
gero-lentocrazia possa creare non solo danni a questi lavoratori ma anche
all’attività ospedaliera: i tempi burocratici, infatti, fanno temere una
sorta di fase di stallo con relativo blocco dei servizi erogati da queste
unità poiché per l’avvicendamento si renderebbe necessario almeno un periodo
di un mese senza ausiliari e coadiutori amministrativi in forza. «Chiediamo
- tuona il segretario provinciale della Fials, Antonio Lena - risposte
immediate in merito al futuro di questi lavoratori le cui sorti restano
prioritarie rispetto a qualsiasi scadenza governativa. Qualora le nostre
richieste cadessero nel vuoto, siamo pronti a proclamare lo stato di
agitazione di tutti i lavoratori ospedalieri con contratto a tempo determinato
fino al riconoscimento dei diritti di questi dipendenti sanitari di Cassino
e di tutta la provincia». «Auspichiamo - commentano i lavoratori - che la
più presto venga adottata politica di assunzioni più efficace che permetta
di recuperare il personale specializzato nel settore che, da tempo, presta
servizio a termine con reiterati incarichi».
Mimma Panaccione
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