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Giovedì 5 maggio 2005 | |
Il direttore generale Mirabella annuncia: 18
milioni in meno dalla Regione per il 2005 C’è aria di "sommossa" tra i dipendenti e i sindacalisti della Asl frusinate. Il motivo è presto detto: i 18 milioni di euro in meno che la Regione Lazio avrebbe accordato all’azienda sanitaria ciociara per I’annualità 2005 rispetto alla somma richiesta. Da qui lo stop alla trattativa avviata tra i sindacati di categoria e il direttore generale dell’Asl, Carlo Mirabella, sull’utilizzo delle nsorse disponibili che, stante il taglio dei trasferimenti regionali, non ci sarebbero più per dar corso alle progressioni orizzontali di carriera e alle posizioni organizzative e di coordinamento. La reazione dei sindacalisti impegnati nella trattativa in questione è furente: «Non poteva finire peggio l’esperienza del dottor Mirabella alla Direzione generale della Asl - affermano in una nota il segretario della Rsu Di Mario, i rappresentanti aziendali di Uil-Fpl, Cisl-Fps, Fials, Cgil-Fp, Flp, Nursing Up e i segretari generali del comparto sanitario di Cgil, Cisl e Uil, Della Rosa, Ricci e Matassa - L’ultima “perla” è stata la riunione sindacale del 2 maggio scorso, nella quale il direttore generale ha candidamente comunicato che, a fronte dei 217 milioni di euro richiesti alla Regione per il 2005, ne sarebbero stati accordati solo 199, per cui questa presunta decurtazione avrebbe conseguenze immediate anche sui fondi contrattuali disponibili. Quindi, a detta del dottor Mirabella, la trattativa sulle risorse disponibili e la loro utilizzazione era da ritenersi conclusa. Tutto rinviato, dunque, per le progressioni orizzontali e le posizioni organizzative e di coordinamento». Sindacati e Rsu aziendali contestano duramente quello che definiscono «il tardivo decisionismo dell’Azienda e il comportamento pilatesco del direttore generale che, in questo modo, scarica tutto sul nuovo management aziendale al quale toccherà riannodare i fili di questa intricata matassa».
Per la verità, un’intesa tra le due parti c’è
stata: riguarda però |