SANITA' Sulla maxi-vertenza per
la mensa negata ai dipendenti Asl
Nominati dal giudice i periti
SEMBRA proprio che la
maxi-vertenza avviata agli inizi del 2000 tramite il proprio legale di
fiducia avv. Ambrogio Moriconi
da oltre 1000 dipendenti dell’Asl per non aver fruito negli anni 1995-2000
del servizio mensa o dei buoni pasto abbia imboccato una fase che potrebbe
portare presto ad avere il pronunciamento finale. Nei giorni scorsi,
infatti, i giudici Usi e Marini hanno nominato due consulenti d’ufficio,
Fabrizio Gangeri e Cinzia Pizzutelli, con il compito di redigere perizie
circa le perizie accumulate in quegli anni dai ricorrenti. In particolare
i giudici hanno concesso ai Ctu centottanta giorni di tempo, fissando le
successive udienze per il 7-12-05 e 17-1-06, per ottemperare al seguente
incarico: "Dica il Ctu in base alla documentazione in atti ed a quella che
vorrà acquisire quante presenze ha accumulato ciascuno dei ricorrenti nel
periodo successivo al 30-6-98 precisando per ciascuno di essi e per
ciascuna giornata lavorativa quando si sono verificate le condizioni di
cui agli art. 2 e 3 deI Regolamento per la mensa predisposto dalla Asl di
Frosinone. Il Ctu dovrà indicare per ciascuna giornata lavorativa orario
di entrata, orario di uscita e orario complessivo effettuato". In
sostanza, trattandosi di una causa nata per ottenere il risarcimento del
danno subito per non aver fruito della mensa, si può ritenere che il
giudizio, entrato nella fase di conteggio delle presenze (e degli
importi), abbia superato ormai quella dell’accertamento del diritto al
risarcimento. Cioè, il dipendente, in funzione dell’orario svolto,
dovrebbe vedersi riconosciuto il risarcimento equivalente al buono pasto
in vigenza. Non è escluso che i giudici possano allargare il quesito anche
al periodo che va dal 1995 al 1998 qualora la Corte Costituzionale
investita del caso ritenga anche per quel periodo competente il giudice
ordinario e non il Tar. Insomma, all’inizio del 2006, dopo sei anni di
attesa, i ricorrenti potrebbero ottenere il tanto atteso risarcimento. A
meno che il nuovo management, invertendo la tendenza al conflitto interno,
non opti per una celere e positiva transazione.
F. di M.
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