ALATRI E CASSINO
Carenza di chirurghi e infermieri, protesta dei
sindacati
di MASSIMO CECI
Sotto la lente della Uil gli ospedali di Alatri e Cassino. A detta del
sindacato, nel primo verrebbero eseguiti interventi chirurgici da un
solo medico, nel secondo gli infermieri e gli ausiliari, già ridotti
all’osso, contesterebbero anche i turni di lavoro.
L’episodio che ha scatenato la polemica sindacato-Asl è avvenuto ieri
mattina ad Alatri. Un chirurgo doveva operare, ma non poteva perché
mancava l’aiuto. Il primario chirurgo, il dottor Gino Capperucci, non
poteva provvedere direttamente perché era ad Anagni. Il dottor Enzo
Vari, sostituto del direttore sanitario Nicola Vacchiano in ferie da
quattro giorni, ha telefonato a Capperucci spiegando la situazione. Il
responsabile di chirurgia ha poi sbloccato l’impasse. «C’è stato
malumore, è vero – dice Vari – ma nessuna disfunzione. Le operazioni
hanno subito un leggero ritardo, ma sono stati portati a termine tutti
gli interventi programmati». Ma il sindacato chiede chiarimenti e
provvedimenti immediati: «Il grave inconveniente si verificherebbe da
diverso tempo – scrive il rappresentante delle rsu Giulio Rossi, in una
lettera inviata a Capperucci e Vacchiano -: vengono infatti effettuati
interventi con la presenza di un solo chirurgo, senza quindi la
necessaria assistenza medica, surrogata impropriamente dalle ferriste di
turno». Una situazione che produrrebbe, secondo la Uil, un duplice
rischio: per l’ospedale stesso e per i pazienti. «Il primo è che contro
l’ospedale si riversino decine di denunce - spiega Rossi – Il secondo è
il rischio per la salute dei pazienti operati». Il sindacato invita a
prendere provvedimenti immediati: «Invito il responsabile di scienze
chirurgiche e il direttore sanitario – continua la lettera – ad
effettuare le necessarie verifiche, fornendomi un opportuno riscontro, e
ad adottare i necessari provvedimenti affinché quanto esposto non debba
verificarsi di nuovo».
Problemi di personale, per la Uil, anche nell’ospedale di Cassino.
«Mentre all’interno dell’Asl di Frosinone si moltiplicano gli incarichi
di struttura semplice creando difficoltà organizzative ad unità
operative già carenti di personale medico – denuncia ancora Giulio Rossi
– non sembra essere stato adottato alcun provvedimento per risolvere o
almeno limitare le carenze di personale infermieristico e ausiliario. In
particolare a Cardiologia e Utic (Terapia intensiva, ndr) di Cassino,
dove la caposala gestisce con grande difficoltà le due unità operative
(9 posti letto di cardiologia e 4 di terapia intensiva) con 12
infermieri, che non si spiegano il perché dei nuovi turni di servizio».