Cronaca locale

Martedì 30 agosto 2005

ALATRI E CASSINO
Carenza di chirurghi e infermieri, protesta dei sindacati

di MASSIMO CECI

Sotto la lente della Uil gli ospedali di Alatri e Cassino. A detta del sindacato, nel primo verrebbero eseguiti interventi chirurgici da un solo medico, nel secondo gli infermieri e gli ausiliari, già ridotti all’osso, contesterebbero anche i turni di lavoro.
L’episodio che ha scatenato la polemica sindacato-Asl è avvenuto ieri mattina ad Alatri. Un chirurgo doveva operare, ma non poteva perché mancava l’aiuto. Il primario chirurgo, il dottor Gino Capperucci, non poteva provvedere direttamente perché era ad Anagni. Il dottor Enzo Vari, sostituto del direttore sanitario Nicola Vacchiano in ferie da quattro giorni, ha telefonato a Capperucci spiegando la situazione. Il responsabile di chirurgia ha poi sbloccato l’impasse. «C’è stato malumore, è vero – dice Vari – ma nessuna disfunzione. Le operazioni hanno subito un leggero ritardo, ma sono stati portati a termine tutti gli interventi programmati». Ma il sindacato chiede chiarimenti e provvedimenti immediati: «Il grave inconveniente si verificherebbe da diverso tempo – scrive il rappresentante delle rsu Giulio Rossi, in una lettera inviata a Capperucci e Vacchiano -: vengono infatti effettuati interventi con la presenza di un solo chirurgo, senza quindi la necessaria assistenza medica, surrogata impropriamente dalle ferriste di turno». Una situazione che produrrebbe, secondo la Uil, un duplice rischio: per l’ospedale stesso e per i pazienti. «Il primo è che contro l’ospedale si riversino decine di denunce - spiega Rossi – Il secondo è il rischio per la salute dei pazienti operati». Il sindacato invita a prendere provvedimenti immediati: «Invito il responsabile di scienze chirurgiche e il direttore sanitario – continua la lettera – ad effettuare le necessarie verifiche, fornendomi un opportuno riscontro, e ad adottare i necessari provvedimenti affinché quanto esposto non debba verificarsi di nuovo».
Problemi di personale, per la Uil, anche nell’ospedale di Cassino. «Mentre all’interno dell’Asl di Frosinone si moltiplicano gli incarichi di struttura semplice creando difficoltà organizzative ad unità operative già carenti di personale medico – denuncia ancora Giulio Rossi – non sembra essere stato adottato alcun provvedimento per risolvere o almeno limitare le carenze di personale infermieristico e ausiliario. In particolare a Cardiologia e Utic (Terapia intensiva, ndr) di Cassino, dove la caposala gestisce con grande difficoltà le due unità operative (9 posti letto di cardiologia e 4 di terapia intensiva) con 12 infermieri, che non si spiegano il perché dei nuovi turni di servizio».